Nell'epoca della riproducibilità tecnica, consolidata da oltre un secolo come principio generativo delle arti figurative, anche l'architettura, persa la reverenza nei confronti dell'aura storica, riprende pratiche antiche per legittimare opere contemporanee che aprono inquietanti, ma non eludibili, domande. É possibile riprodurre il patrimonio storico ereditato non solo dov'era e com'era, ma anche trasponendolo in altri luoghi, spesso appartenenti a culture e paesi molto lontani? Quali sono e chi li fissa i principi e le linee guida attraverso cui attuare tali processi riproduttivi, in bilico tra copia e reinterpretazione? Saranno in grado tali processi di appropriazione del patrimonio storico a riprodurre, non solo dal punto di vista formale, l'identità dei luoghi?
L'opera d'architettura nell'epoca della sua riproducibilità tecnica
M. Caja
2019-01-01
Abstract
Nell'epoca della riproducibilità tecnica, consolidata da oltre un secolo come principio generativo delle arti figurative, anche l'architettura, persa la reverenza nei confronti dell'aura storica, riprende pratiche antiche per legittimare opere contemporanee che aprono inquietanti, ma non eludibili, domande. É possibile riprodurre il patrimonio storico ereditato non solo dov'era e com'era, ma anche trasponendolo in altri luoghi, spesso appartenenti a culture e paesi molto lontani? Quali sono e chi li fissa i principi e le linee guida attraverso cui attuare tali processi riproduttivi, in bilico tra copia e reinterpretazione? Saranno in grado tali processi di appropriazione del patrimonio storico a riprodurre, non solo dal punto di vista formale, l'identità dei luoghi?File | Dimensione | Formato | |
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