La pregnanza di un progetto di architettura, a qualunque scala sia declinato, dipende oltreché dalla correttezza degli aspetti tipologici e tecnici, dalla consistenza intellettuale dei temi che il progettista mette in campo. Qualunque funzione e qualunque spazio non hanno profondità di significato se non sono sottesi da una narratività: il controllo delle misure e delle proporzioni e materiali sono l’essenza della buona riuscita di un progetto e in quanto tali il fondamento di un insegnamento di progettazione. Ma essi rendono la composizione architettonica “viva” se raccontano una storia ovvero se trasmettono un messaggio, inteso come concezione profonda in grado di stimolare la percezione e il pensiero dell’uomo. Gli elementi di cui è costituito un progetto non hanno un’esistenza statica ma dinamica, poiché le loro proprietà sono in divenire. Esse sono plasmate dal lavoro del progettista che sfrutta una capacità propria della mente umana di staccarsi dal contingente intrecciando la forma dell’architettura insieme a storie, immagini, concetti appartenenti, sia al dominio culturale dell’architettura che ad altri. Nel caso dei Laboratori di Progettazione la narratività è duplice e auspicabilmente sinergica: il docente racconta strumenti e tecniche di progetto attraverso una progressione logica di contenuti che guidano lo studente nei passaggi dalle diverse scale e lo stimolano a riempire “le stanze” di cui si compone il progetto. Lo studente cerca di costruire a sua volta una narrazione disfando e rifacendo quanto ascoltato e visto fino ad arrivare a raccontare la sua storia progettuale. Oggi con i cambiamenti nella percezione dello spazio e del tempo, permessi dallo sviluppo delle reti, le narrazioni sono in crisi soprattutto per la sovrabbondanza di informazioni superficiali e istantanee a cui gli studenti, nativi digitali, reagiscono con una fascinazione per gli aspetti iper-formali dell’architettura. L’obiettivo della comunicazione è ragionare sugli aspetti narrativi della composizione architettonica indagando strategie e metodi per indurre negli studenti una poiesis narrativa spontanea ma rigorosa in grado di arricchire l’orizzonte di senso dei progetti.

Narrazione e narratività nel progetto di architettura

M. Lucchini
2019-01-01

Abstract

La pregnanza di un progetto di architettura, a qualunque scala sia declinato, dipende oltreché dalla correttezza degli aspetti tipologici e tecnici, dalla consistenza intellettuale dei temi che il progettista mette in campo. Qualunque funzione e qualunque spazio non hanno profondità di significato se non sono sottesi da una narratività: il controllo delle misure e delle proporzioni e materiali sono l’essenza della buona riuscita di un progetto e in quanto tali il fondamento di un insegnamento di progettazione. Ma essi rendono la composizione architettonica “viva” se raccontano una storia ovvero se trasmettono un messaggio, inteso come concezione profonda in grado di stimolare la percezione e il pensiero dell’uomo. Gli elementi di cui è costituito un progetto non hanno un’esistenza statica ma dinamica, poiché le loro proprietà sono in divenire. Esse sono plasmate dal lavoro del progettista che sfrutta una capacità propria della mente umana di staccarsi dal contingente intrecciando la forma dell’architettura insieme a storie, immagini, concetti appartenenti, sia al dominio culturale dell’architettura che ad altri. Nel caso dei Laboratori di Progettazione la narratività è duplice e auspicabilmente sinergica: il docente racconta strumenti e tecniche di progetto attraverso una progressione logica di contenuti che guidano lo studente nei passaggi dalle diverse scale e lo stimolano a riempire “le stanze” di cui si compone il progetto. Lo studente cerca di costruire a sua volta una narrazione disfando e rifacendo quanto ascoltato e visto fino ad arrivare a raccontare la sua storia progettuale. Oggi con i cambiamenti nella percezione dello spazio e del tempo, permessi dallo sviluppo delle reti, le narrazioni sono in crisi soprattutto per la sovrabbondanza di informazioni superficiali e istantanee a cui gli studenti, nativi digitali, reagiscono con una fascinazione per gli aspetti iper-formali dell’architettura. L’obiettivo della comunicazione è ragionare sugli aspetti narrativi della composizione architettonica indagando strategie e metodi per indurre negli studenti una poiesis narrativa spontanea ma rigorosa in grado di arricchire l’orizzonte di senso dei progetti.
2019
Imparare Architettura VII Forum ProArch
978-88-909054-7-6
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1114022
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