L’articolo tratta il tema della correlazione tra lo spazio fisico e la rappresentazione della realtà digitale che in esso emerge per gli “innesti” di tecnologia digitale, e presenta l’approccio al progetto sviluppato in una ricerca di design che sperimenta nuovi e vecchi strumenti per arrivare a pensare e sviluppare i nuovi ambienti visti come ibridi, fisico/digitali. A supporto della presentazione di questo approccio, sono presentati due scenari di riferimento che corrispondono a progetti in corso. I progetti mirano a integrare i servizi offerti nelle sedi fisiche con quelli digitali e di rete. Il processo di riprogettazione dei servizi tradizionali porta oggi, inevitabilmente, alla fusione degli elementi fisici spaziali con la piattaforma digitale, fino a definire scenari di spazio ibrido che richiedono strumenti – design tools – ibridi per affrontarlo. Tali strumenti ibridi sono presentati nell’articolo, che mostra come un intreccio tra le culture del design dello spazio, dei prodotti, delle interazioni, dell’esperienza e dei servizi, consenta di trattare la complessità dei servizi. Gli strumenti di progetto sono identificati come una base di partenza per spiegare un approccio metodologico utile al progetto di nuovi sistemi. Il Design, come disciplina e competenze di ricerca, si avvale di contributi culturali provenienti da varie discipline (sociologia, architettura, e altre), che hanno una più antica storia disciplinare, e introduce elementi particolari che lo differenziano anche proprio in relazione alla sua trasversalità. Il bisogno di un rinnovamento degli attuali strumenti e degli approcci progettuali è una “costante” nella ricerca di design, che riflette le trasformazioni dei contesti sociali e delle risorse tecnologiche.

Frid 2017. Sul metodo/sui metodi. Esplorazioni per le identità del design

Milica Pavlovic
2019-01-01

Abstract

L’articolo tratta il tema della correlazione tra lo spazio fisico e la rappresentazione della realtà digitale che in esso emerge per gli “innesti” di tecnologia digitale, e presenta l’approccio al progetto sviluppato in una ricerca di design che sperimenta nuovi e vecchi strumenti per arrivare a pensare e sviluppare i nuovi ambienti visti come ibridi, fisico/digitali. A supporto della presentazione di questo approccio, sono presentati due scenari di riferimento che corrispondono a progetti in corso. I progetti mirano a integrare i servizi offerti nelle sedi fisiche con quelli digitali e di rete. Il processo di riprogettazione dei servizi tradizionali porta oggi, inevitabilmente, alla fusione degli elementi fisici spaziali con la piattaforma digitale, fino a definire scenari di spazio ibrido che richiedono strumenti – design tools – ibridi per affrontarlo. Tali strumenti ibridi sono presentati nell’articolo, che mostra come un intreccio tra le culture del design dello spazio, dei prodotti, delle interazioni, dell’esperienza e dei servizi, consenta di trattare la complessità dei servizi. Gli strumenti di progetto sono identificati come una base di partenza per spiegare un approccio metodologico utile al progetto di nuovi sistemi. Il Design, come disciplina e competenze di ricerca, si avvale di contributi culturali provenienti da varie discipline (sociologia, architettura, e altre), che hanno una più antica storia disciplinare, e introduce elementi particolari che lo differenziano anche proprio in relazione alla sua trasversalità. Il bisogno di un rinnovamento degli attuali strumenti e degli approcci progettuali è una “costante” nella ricerca di design, che riflette le trasformazioni dei contesti sociali e delle risorse tecnologiche.
2019
FRID 2017: SUL METODO /SUI METODI. ESPLORAZIONI PER LE IDENTITÀ DEL DESIGN
9788857549231
Design dell’esperienza; esperienza dell’utente; strumenti ibridi; spazi ibridi
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