La figura di Salvatore Bisogni, frequentato per diversi anni nel Collegio del Dottorato di Composizione di Bovisa del Politecnico di Milano, si è distinta nel panorama delle scuole italiane per una non comune disposizione ad una ricerca attenta e profonda nel campo dell’architettura. La considerazione per l’opera di Mies van der Rohe e di Hilberseimer sono una testimonianza importante (e non solo metodica) di come procedere nell’analisi e trarre insegnamenti dalle opere migliori. La discussione aperta e a volte aspra era parte di un modo di operare che alternava il confronto alla meditazione. Lontano dal ripetere supposti dogmi e dal vegliare sulle ceneri del passato, Salvatore Bisogni, nemico di ogni formalismo, ha sempre cercato nella realtà viva la materia per alimentare la sua autentica passione per l’architettura.
La ricerca autentica
A. Del Bo
2019-01-01
Abstract
La figura di Salvatore Bisogni, frequentato per diversi anni nel Collegio del Dottorato di Composizione di Bovisa del Politecnico di Milano, si è distinta nel panorama delle scuole italiane per una non comune disposizione ad una ricerca attenta e profonda nel campo dell’architettura. La considerazione per l’opera di Mies van der Rohe e di Hilberseimer sono una testimonianza importante (e non solo metodica) di come procedere nell’analisi e trarre insegnamenti dalle opere migliori. La discussione aperta e a volte aspra era parte di un modo di operare che alternava il confronto alla meditazione. Lontano dal ripetere supposti dogmi e dal vegliare sulle ceneri del passato, Salvatore Bisogni, nemico di ogni formalismo, ha sempre cercato nella realtà viva la materia per alimentare la sua autentica passione per l’architettura.File | Dimensione | Formato | |
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