Dopo una calamità naturale, superata la fase di emergenza e di approntamento dei servizi minimi per la popolazione, ci si interroga sul processo di ricostruzione. Tali pratiche hanno sempre creato numerose opportunità di riflessione sul futuro delle città e hanno fornito un eccezionale patrimonio di esperienze tecniche e culturali legate al restauro scientifico, al recupero dei tessuti urbani e alla conservazione delle identità urbane e territoriali. A pochi mesi dagli eventi sismici, l’Annual Event INTBAU del 2017 Putting Tradition into Practice: Heritage, Place and Design, tenutosi presso il Politecnico di Milano, ha sollecitato una risposta adeguata alle richieste delle popolazioni, richieste a tutt’oggi inevase. (Amoruso, 2017) Negli ultimi mesi si sta discutendo di modelli di ricostruzione e quindi di modelli di costruzione, soprattutto per Amatrice, rasa al suolo e città testimone di tutta la ricostruzione del terremoto del Centro Italia. Ricostruire un paese, denso di patrimonio culturale e patria della bellezza diffusa, rientra in una fattispecie ben precisa, ciclicamente affrontata dal nostro paese e che riguarda da vicino il mestiere dell’architetto, con le sue responsabilità ma anche alla responsabilità delle generazioni contemporanee verso quelle future. Il paesaggio urbano storico è la rappresentazione materiale di culture e tradizioni regionali che si sono sviluppate in relazione alle condizioni geografiche e climatiche del territorio e alla disponibilità di risorse e materiali locali. Un habitat maturato nel corso dei secoli, ricco di storia, patrimonio, significati sociali, artigianato e tradizioni. Si può anche considerare come un paesaggio culturale (Salerno, 2017), espressione materiale dei modelli di adattamento ai diversi siti e di resilienza ambientale, in cui ogni elemento può essere identificato e documentato; tale paesaggio può essere descritto graficamente come un catalogo con più livelli di informazione sviluppando modelli semantici appropriati (Amoruso, 2017). L'analisi diretta, le tecnologie digitali ed i metodi di trascrizione offrono strumenti per l'innovazione del processo di conoscenza e conservazione di questo patrimonio, già applicati in numerosi contesti internazionali. Attraverso la documentazione dei significati e dei caratteri semantici dei luoghi è possibile promuovere un processo di conoscenza di un paesaggio urbano; l'introduzione recente di strumentazioni digitali fornisce tecniche aggiornate e innovative per il rilevamento e la rappresentazione dei centri storici.
Rappresentare la resilienza: modelli conoscitivi per la ricostruzione
G. Amoruso
2018-01-01
Abstract
Dopo una calamità naturale, superata la fase di emergenza e di approntamento dei servizi minimi per la popolazione, ci si interroga sul processo di ricostruzione. Tali pratiche hanno sempre creato numerose opportunità di riflessione sul futuro delle città e hanno fornito un eccezionale patrimonio di esperienze tecniche e culturali legate al restauro scientifico, al recupero dei tessuti urbani e alla conservazione delle identità urbane e territoriali. A pochi mesi dagli eventi sismici, l’Annual Event INTBAU del 2017 Putting Tradition into Practice: Heritage, Place and Design, tenutosi presso il Politecnico di Milano, ha sollecitato una risposta adeguata alle richieste delle popolazioni, richieste a tutt’oggi inevase. (Amoruso, 2017) Negli ultimi mesi si sta discutendo di modelli di ricostruzione e quindi di modelli di costruzione, soprattutto per Amatrice, rasa al suolo e città testimone di tutta la ricostruzione del terremoto del Centro Italia. Ricostruire un paese, denso di patrimonio culturale e patria della bellezza diffusa, rientra in una fattispecie ben precisa, ciclicamente affrontata dal nostro paese e che riguarda da vicino il mestiere dell’architetto, con le sue responsabilità ma anche alla responsabilità delle generazioni contemporanee verso quelle future. Il paesaggio urbano storico è la rappresentazione materiale di culture e tradizioni regionali che si sono sviluppate in relazione alle condizioni geografiche e climatiche del territorio e alla disponibilità di risorse e materiali locali. Un habitat maturato nel corso dei secoli, ricco di storia, patrimonio, significati sociali, artigianato e tradizioni. Si può anche considerare come un paesaggio culturale (Salerno, 2017), espressione materiale dei modelli di adattamento ai diversi siti e di resilienza ambientale, in cui ogni elemento può essere identificato e documentato; tale paesaggio può essere descritto graficamente come un catalogo con più livelli di informazione sviluppando modelli semantici appropriati (Amoruso, 2017). L'analisi diretta, le tecnologie digitali ed i metodi di trascrizione offrono strumenti per l'innovazione del processo di conoscenza e conservazione di questo patrimonio, già applicati in numerosi contesti internazionali. Attraverso la documentazione dei significati e dei caratteri semantici dei luoghi è possibile promuovere un processo di conoscenza di un paesaggio urbano; l'introduzione recente di strumentazioni digitali fornisce tecniche aggiornate e innovative per il rilevamento e la rappresentazione dei centri storici.File | Dimensione | Formato | |
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