ANGELO MANGIAROTTI, DESIGNER, ARCHITETTO E SCULTORE, CHE PROFONDAMENTE HA SEGNATO IL PANORAMA CULTURALE DEL SECONDO DOPOGUERRA, HA UNA PRODUZIONE CARATTERIZZATA DA SOLUZIONI MOLTO DIVERSE TRA DI LORO, FRUTTO DI UNA RICERCA CONTINUA E INSTANCABILE. IL SUO APPROCCIO CRITICO E SPECULATIVO, VOLTO ALLA RICERCA DI UN LINGUAGGIO ARCHITETTONICO NON NECESSARIAMENTE LEGATO ALLA FUNZIONE, TRAE LA PROPRIA FORZA E UNICITÀ DALLA TETTONICA DELL’ASSEMBLAGGIO E DALLA MODULARITÀ, INTESSENDO DIALOGHI REALI (O FIGURATI) CON PERSONAGGI COME KONRAD WACHSMAN, FRITZ HALLER, MAX BILL E JEAN PROUVÉ. NELLA SUA RICERCA ARCHITETTONICA CONDOTTA IN MODO INDIVIDUALE, FORSE A TRATTI SOLITARIA, SI LEGGE LA STESSA ATTENZIONE E IL MEDESIMO APPROCCIO CHE DIMOSTRA VERSO GLI OGGETTI DI PRODUZIONE INDUSTRIALE, RICERCANDO FORME SOBRIE ED ELEMENTARI, IN GRADO DI TRAVALICARE DIFFERENZE DI SCALA, DI FUNZIONE E DI MATERIALI
Variazioni e modularità
Albani, Francesca;
2019-01-01
Abstract
ANGELO MANGIAROTTI, DESIGNER, ARCHITETTO E SCULTORE, CHE PROFONDAMENTE HA SEGNATO IL PANORAMA CULTURALE DEL SECONDO DOPOGUERRA, HA UNA PRODUZIONE CARATTERIZZATA DA SOLUZIONI MOLTO DIVERSE TRA DI LORO, FRUTTO DI UNA RICERCA CONTINUA E INSTANCABILE. IL SUO APPROCCIO CRITICO E SPECULATIVO, VOLTO ALLA RICERCA DI UN LINGUAGGIO ARCHITETTONICO NON NECESSARIAMENTE LEGATO ALLA FUNZIONE, TRAE LA PROPRIA FORZA E UNICITÀ DALLA TETTONICA DELL’ASSEMBLAGGIO E DALLA MODULARITÀ, INTESSENDO DIALOGHI REALI (O FIGURATI) CON PERSONAGGI COME KONRAD WACHSMAN, FRITZ HALLER, MAX BILL E JEAN PROUVÉ. NELLA SUA RICERCA ARCHITETTONICA CONDOTTA IN MODO INDIVIDUALE, FORSE A TRATTI SOLITARIA, SI LEGGE LA STESSA ATTENZIONE E IL MEDESIMO APPROCCIO CHE DIMOSTRA VERSO GLI OGGETTI DI PRODUZIONE INDUSTRIALE, RICERCANDO FORME SOBRIE ED ELEMENTARI, IN GRADO DI TRAVALICARE DIFFERENZE DI SCALA, DI FUNZIONE E DI MATERIALIFile | Dimensione | Formato | |
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