Student’s projects from Interior Design Studio 2017/2018 | AIUC – Politecnico di Milano, Proff. Yuri Mastromattei, Cristina F. Colombo, con Francesco D’Aloisio, Francesca Jorio e Umberto Zanotti Cavazzoni. Piero Portaluppi (Milan, 19 March 1888 - 6 July 1967) has indissolubly linked his professional life to Milan, where he built numerous and unique pieces of architecture, that convey a personal taste while opening to a variety of influences. Visiting his buildings, the attention is captured by many aspects: the awareness of the form and identity of the city, with its history and its memories, the mastery in adopting different languages, the deep knowledge of historical styles and the ability to reinterpret them, the free eclecticism, the continuous variations and the strong imagination, the visionary spirit, the expressiveness, the refined use of materials, the care of details, the spatial inventions.The architectural universe of Portaluppi is the ideal setting for a design experience that brings the students closer to the practice of architecture; hence the two souls of the exhibition. The first retraces the process of observation and study of the architect's buildings, with a thematic reading of his expressive language, performed through photography. The second presents projects that rearrange the space now occupied by the cultural association "Looking at Art". The task is particularly difficult since it forces to face with the eclectic and sophisticated Palazzo della Società Buonarroti-Carpaccio-Giotto (1926- 1930), one of Portaluppi’s masterpieces, and respond to a particularly multifarious functional programme. Aware of the delicate relationship between interior and exterior, between shop windows and street, the proposals offer original solutions to the mutual request to design a multifunctional environment, which could alternatively be an exhibition centre, a place for working and studying, an atelier, an artistic workshop, an educational space, a temporary dwelling. The projects deal with complex topics, despite the small dimensions of the space: planning in section, flexibility and transformability, minimum living, the theme of the threshold. What emerges are different ideas of inhabiting the interior and opening up to the world.

Progetti degli studenti del Laboratorio di Progettazione dell’Architettura degli Interni 2017/2018 | AUIC – Politecnico di Milano, Proff. Yuri Mastromattei, Cristina F. Colombo, con Francesco D’Aloisio, Francesca Jorio e Umberto Zanotti Cavazzoni. La carriera professionale di Piero Portaluppi (Milano, 19 marzo 1888 - 6 luglio 1967) è legata indissolubilmente a Milano, città in cui ha costruito numerose architetture originali, espressione di un gusto personale particolarissimo e insieme ricche di rimandi. Sono molti gli aspetti che catturano l’attenzione di chi visita gli edifici di Portaluppi: la consapevolezza della forma e del carattere della città, con la sua storia e le preesistenze, la maestria nel declinare diversi linguaggi, la profonda conoscenza degli stili architettonici e l’abilità nel reinterpretarli, il libero eclettismo, la continua variazione e la fervida immaginazione, lo spirito visionario, l’espressività, la ricercatezza dei materiali, la cura del dettaglio, l’invenzione spaziale. L’universo architettonico di Portaluppi si offre come cornice ideale per un'esperienza progettuale che avvicini lo studente alla pratica concreta del fare architettura; da qui le due anime della mostra. La prima restituisce il percorso di osservazione e studio dell’opera dell’architetto, con una rilettura tematica del suo linguaggio espressivo, effettuata attraverso la fotografia. La seconda presenta progetti che ridisegnano lo spazio oggi occupato dall’associazione culturale “Looking at Art”. Il compito è doppiamente difficile perché costringe al confronto con l’opera eclettica e colta di Portaluppi per il Palazzo della Società Buonarroti-Carpaccio-Giotto (1926-1930) e a rispondere a un programma funzionale particolarmente articolato. Attente a curare il delicato rapporto tra interno ed esterno, tra vetrina e strada, le proposte offrono soluzioni originali alla richiesta comune di disegnare un ambiente multifunzionale, che possa essere alternativamente centro espositivo, luogo di lavoro e di studio, atelier, laboratorio artistico, spazio didattico e alloggio temporaneo. Pur in uno spazio minuto, vengono affrontati temi complessi, quali il progettare in sezione, la flessibilità e la trasformabilità, l’abitare minimo, la criticità della soglia. Ciò che emerge sono diverse idee di abitare l’interno e svelarsi al mondo.

Street Front Interiors 2018: Variazioni architettoniche nello spazio dell’associazione culturale “Looking at Art”/ Architectural variations in the space of “Looking at Art” cultural association

Cristina F. Colombo;Yuri Mastromattei;D'ALOISIO, FRANCESCO;JORIO, FRANCESCA;ZANOTTI CAVAZZONI, UMBERTO
2018-01-01

Abstract

Student’s projects from Interior Design Studio 2017/2018 | AIUC – Politecnico di Milano, Proff. Yuri Mastromattei, Cristina F. Colombo, con Francesco D’Aloisio, Francesca Jorio e Umberto Zanotti Cavazzoni. Piero Portaluppi (Milan, 19 March 1888 - 6 July 1967) has indissolubly linked his professional life to Milan, where he built numerous and unique pieces of architecture, that convey a personal taste while opening to a variety of influences. Visiting his buildings, the attention is captured by many aspects: the awareness of the form and identity of the city, with its history and its memories, the mastery in adopting different languages, the deep knowledge of historical styles and the ability to reinterpret them, the free eclecticism, the continuous variations and the strong imagination, the visionary spirit, the expressiveness, the refined use of materials, the care of details, the spatial inventions.The architectural universe of Portaluppi is the ideal setting for a design experience that brings the students closer to the practice of architecture; hence the two souls of the exhibition. The first retraces the process of observation and study of the architect's buildings, with a thematic reading of his expressive language, performed through photography. The second presents projects that rearrange the space now occupied by the cultural association "Looking at Art". The task is particularly difficult since it forces to face with the eclectic and sophisticated Palazzo della Società Buonarroti-Carpaccio-Giotto (1926- 1930), one of Portaluppi’s masterpieces, and respond to a particularly multifarious functional programme. Aware of the delicate relationship between interior and exterior, between shop windows and street, the proposals offer original solutions to the mutual request to design a multifunctional environment, which could alternatively be an exhibition centre, a place for working and studying, an atelier, an artistic workshop, an educational space, a temporary dwelling. The projects deal with complex topics, despite the small dimensions of the space: planning in section, flexibility and transformability, minimum living, the theme of the threshold. What emerges are different ideas of inhabiting the interior and opening up to the world.
2018
Progetti degli studenti del Laboratorio di Progettazione dell’Architettura degli Interni 2017/2018 | AUIC – Politecnico di Milano, Proff. Yuri Mastromattei, Cristina F. Colombo, con Francesco D’Aloisio, Francesca Jorio e Umberto Zanotti Cavazzoni. La carriera professionale di Piero Portaluppi (Milano, 19 marzo 1888 - 6 luglio 1967) è legata indissolubilmente a Milano, città in cui ha costruito numerose architetture originali, espressione di un gusto personale particolarissimo e insieme ricche di rimandi. Sono molti gli aspetti che catturano l’attenzione di chi visita gli edifici di Portaluppi: la consapevolezza della forma e del carattere della città, con la sua storia e le preesistenze, la maestria nel declinare diversi linguaggi, la profonda conoscenza degli stili architettonici e l’abilità nel reinterpretarli, il libero eclettismo, la continua variazione e la fervida immaginazione, lo spirito visionario, l’espressività, la ricercatezza dei materiali, la cura del dettaglio, l’invenzione spaziale. L’universo architettonico di Portaluppi si offre come cornice ideale per un'esperienza progettuale che avvicini lo studente alla pratica concreta del fare architettura; da qui le due anime della mostra. La prima restituisce il percorso di osservazione e studio dell’opera dell’architetto, con una rilettura tematica del suo linguaggio espressivo, effettuata attraverso la fotografia. La seconda presenta progetti che ridisegnano lo spazio oggi occupato dall’associazione culturale “Looking at Art”. Il compito è doppiamente difficile perché costringe al confronto con l’opera eclettica e colta di Portaluppi per il Palazzo della Società Buonarroti-Carpaccio-Giotto (1926-1930) e a rispondere a un programma funzionale particolarmente articolato. Attente a curare il delicato rapporto tra interno ed esterno, tra vetrina e strada, le proposte offrono soluzioni originali alla richiesta comune di disegnare un ambiente multifunzionale, che possa essere alternativamente centro espositivo, luogo di lavoro e di studio, atelier, laboratorio artistico, spazio didattico e alloggio temporaneo. Pur in uno spazio minuto, vengono affrontati temi complessi, quali il progettare in sezione, la flessibilità e la trasformabilità, l’abitare minimo, la criticità della soglia. Ciò che emerge sono diverse idee di abitare l’interno e svelarsi al mondo.
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