Misura e scala nella composizione architettonica: linee per una ricerca

Nel processo concreto della composizione, la misura interagisce sia come unità di grandezza riferita alla fisicità degli elementi da costruzione sia come grandezza propria delle dimensioni dell’estensione del manufatto in quanto elemento fruibile che si rapporta al corpo umano. La proporzione, può essere evocata come vera misura del comporre nel momento in cui essa relaziona la misura tecnica alla geometria come possibilità di controllo che stabilisce i rapporti e le relazioni tra le parti, comportando riflessioni ineludibili nei confronti della scala quale problematica operativa del comporre. Se nel rapporto tra esistenza e architettura vengono tracciate alcune linee che demarcano le scale, in quanto esigenza umana di comprendere e rapportarsi con il mondo, occorre sottolineare come nei confronti della scala della città o del paesaggio la misura non debba necessariamente essere un puro problema di estensione e densità. Il processo compositivo di determinazione del luogo non può avvalersi unicamente di un predominio dello spazio tecnico-fisico, ma può ritrovare ragioni di sostanziale valore rappresentativo non misurabile a priori.