Sul finire dell’Ottocento e l’inizio del nuovo secolo in Italia si sviluppò una specifica letteratura scientifica e divulgativa dedicata alla prevenzione antincendio e agli interventi necessari per salvare vite umane e il patrimonio edilizio e marittimo in occasione di calamità naturali, terremoti ed eventi accidentali. La nascita e la diffusione di riviste specializzate su temi pompieristici, polarizzata sui periodici editi a Napoli e a Milano, si rivelò fondamentale premessa culturale alla creazione di una coscienza unitaria condivisa sul soccorso e alla successiva creazione del Corpo Nazionale Italiano dei Vigili del Fuoco. Considerata da molti “letteratura minore”, nei secoli scorsi queste riviste rappresentarono uno dei vertici del dibattito sociale e tecnologico-scientifico riconosciuti in ambito internazionale, capace di promuovere un diffuso rinnovamento dei saperi della prevenzione e contribuire alla definizione dei modelli e dei tipi architettonici delle nascenti caserme dei pompieri. Ingiustamente dimenticata e sottovalutata questa “riscoperta letteratura” per decenni ha costituito un avamposto di modernità ed è divenuta oggi fonte imprescindibile per la creazione di una storia dei Vigili del fuoco e del soccorso europeo, fortemente connessa ai processi della Seconda Rivoluzione Industriale, e in parte, alla definizione di “fragilità urbana”.
Il futuro non giace sulle “ginocchia di Giove”: la pubblicistica italiana sul soccorso tecnico e la prevenzione dalla fine del XIX secolo alla Prima Guerra Mondiale
F. Zanzottera;CIMBOLLI SPAGNESI, PIERO
2018-01-01
Abstract
Sul finire dell’Ottocento e l’inizio del nuovo secolo in Italia si sviluppò una specifica letteratura scientifica e divulgativa dedicata alla prevenzione antincendio e agli interventi necessari per salvare vite umane e il patrimonio edilizio e marittimo in occasione di calamità naturali, terremoti ed eventi accidentali. La nascita e la diffusione di riviste specializzate su temi pompieristici, polarizzata sui periodici editi a Napoli e a Milano, si rivelò fondamentale premessa culturale alla creazione di una coscienza unitaria condivisa sul soccorso e alla successiva creazione del Corpo Nazionale Italiano dei Vigili del Fuoco. Considerata da molti “letteratura minore”, nei secoli scorsi queste riviste rappresentarono uno dei vertici del dibattito sociale e tecnologico-scientifico riconosciuti in ambito internazionale, capace di promuovere un diffuso rinnovamento dei saperi della prevenzione e contribuire alla definizione dei modelli e dei tipi architettonici delle nascenti caserme dei pompieri. Ingiustamente dimenticata e sottovalutata questa “riscoperta letteratura” per decenni ha costituito un avamposto di modernità ed è divenuta oggi fonte imprescindibile per la creazione di una storia dei Vigili del fuoco e del soccorso europeo, fortemente connessa ai processi della Seconda Rivoluzione Industriale, e in parte, alla definizione di “fragilità urbana”.File | Dimensione | Formato | |
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