Le facciate delle chiese romaniche e gotiche sono, come è noto, schermi sui quali sono impresse, come fossero pagine scritte, richiami a concezioni culturali, religiose e cosmologiche illustrate attraverso inserti scultorei e pittorici, tarsie lapide e riferimenti numerologici nelle partizioni. Nel nostro lavoro sui “Metodi compositivi nell’architettura pisano-lucchese” nelle facciate a loggia di 7 chiese ci siamo occupati dei problemi formali di queste “pagine” considerandone tanto la forma del foglio – lo schermo di facciata – quanto la sua struttura in termini di “impaginato” degli elementi costruttivi e decorativi. Il nostro riferimento teorico è quello degli studi sulla forma in architettura ascrivibili alla teoria sviluppata dalle avanguardie europee di inizio secolo fino ai suoi epigoni negli anni ’50, seguendo due filoni tra loro intrecciati: “empatico” e “astrattivo” - riprendendo il titolo del saggio di Worringer “Astrazione e empatia”. Così le facciate del Duomo, del Battistero, di San Paolo a Ripa d’Arno, di San Michele in Borgo, di Santa Caterina, di Santa Maria della Spina a Pisa e di San Michele in Foro a Lucca sono state analizzate attraverso ridisegni e schemi interpretativi per metterne in risalto la costruzione geometrica dei profili, la forma, la partizione interna, le strutture ritmiche. Il libro è suddiviso in due parti. La prima è costituita da cinque capitoli che sviluppano l’analisi della forma e della struttura della facciata a logge. La seconda è costituita da un’appendice con estratti da testi della teoria dell’architettura sulla composizione della facciata: da quelli della “scuola formalista” del VKhUTEMAS sulla composizione frontale a quelli di matrice “costruttivista” sul ritmo e la ripetizione; da testi sulla proporzione in architettura di M. Ghyka e altri; da un testo di L. Moretti sulla matrice astrattista della decorazione nell’architettura romanica toscana.

Metodi compositivi nell’architettura pisano-lucchese. Facciate a loggia a Pisa e Lucca tra XII e XIV secolo

Maurizio Meriggi
2018-01-01

Abstract

Le facciate delle chiese romaniche e gotiche sono, come è noto, schermi sui quali sono impresse, come fossero pagine scritte, richiami a concezioni culturali, religiose e cosmologiche illustrate attraverso inserti scultorei e pittorici, tarsie lapide e riferimenti numerologici nelle partizioni. Nel nostro lavoro sui “Metodi compositivi nell’architettura pisano-lucchese” nelle facciate a loggia di 7 chiese ci siamo occupati dei problemi formali di queste “pagine” considerandone tanto la forma del foglio – lo schermo di facciata – quanto la sua struttura in termini di “impaginato” degli elementi costruttivi e decorativi. Il nostro riferimento teorico è quello degli studi sulla forma in architettura ascrivibili alla teoria sviluppata dalle avanguardie europee di inizio secolo fino ai suoi epigoni negli anni ’50, seguendo due filoni tra loro intrecciati: “empatico” e “astrattivo” - riprendendo il titolo del saggio di Worringer “Astrazione e empatia”. Così le facciate del Duomo, del Battistero, di San Paolo a Ripa d’Arno, di San Michele in Borgo, di Santa Caterina, di Santa Maria della Spina a Pisa e di San Michele in Foro a Lucca sono state analizzate attraverso ridisegni e schemi interpretativi per metterne in risalto la costruzione geometrica dei profili, la forma, la partizione interna, le strutture ritmiche. Il libro è suddiviso in due parti. La prima è costituita da cinque capitoli che sviluppano l’analisi della forma e della struttura della facciata a logge. La seconda è costituita da un’appendice con estratti da testi della teoria dell’architettura sulla composizione della facciata: da quelli della “scuola formalista” del VKhUTEMAS sulla composizione frontale a quelli di matrice “costruttivista” sul ritmo e la ripetizione; da testi sulla proporzione in architettura di M. Ghyka e altri; da un testo di L. Moretti sulla matrice astrattista della decorazione nell’architettura romanica toscana.
2018
Pisa University Press
9788833391632
Metodi compositivi in architettura, Ritmo in architettura, Proporzione e armonia in architettura, Architettura romanica pisano-lucchese
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