L’articolo esamina l’elaborazione degli infissi, degli elementi di facciata e dei dispositivi di connessione nei confronti delle sezioni di cortina di carattere lapideo, secondo l'espressione della cultura tecnologica della progettazione focalizzata sui criteri di permanenza della memoria culturale e dei materiali archetipici, attraverso le modalità di integrazione e di “ibridazione tecnica” con i paramenti aggregati alle intelaiature. La realizzazione dei componenti di facciata “ibridi” comporta, in generale, l’applicazione all’apparato portante, l’orditura del telaio principale e le sezioni verticali in rivestimento massivo ammorsate attraverso l’inserimento, nei giunti di connessione, dei dispositivi meccanici. All’interno della disamina degli elementi di chiusura applicati ai sistemi di facciata, le procedure di richiamo e le “allusioni” alla fisicità propria e “sensoriale” dei materiali massivi considerano anche l’impiego dei componenti in cotto. Questa tecnologia, finalizzata alla realizzazione di apparati di avvolgimento e di membrane, esplicita: la “virtuosità” delle facciate mediante l’uso dei materiali nella loro accezione fisica ed evocativa naturale; il processo di ibridazione che assimila materiali tradizionali e innovativi all’interno di soluzioni composite; la volontà di affermare il mantenimento della presenza “solida” e “archetipica” all’interno della crescente “virtualità” delle superfici di involucro. La sperimentazione contemporanea contempla la progettazione, la produzione e la costruzione di sistemi di facciata definiti dall’impiego dei materiali di rivestimento in cotto secondo modalità operative di tipo evoluto. E tale procedimento si precisa attraverso: la combinazione di “regole” morfo-tipologiche mediate attraverso l’impiego di componenti prefabbricati, le cui valenze connettive generano le logiche formali, i rapporti geometrici tra le parti d’opera e le sezioni di diversa fisicità e funzione; la razionalizzazione delle metodiche costruttive, rivolgendosi sia alla composizione mediante prodotti seriali, montati in modo meccanico, sia alla valorizzazione espressiva dell’antico disciplinare di regole costruttive e di sintassi figurative della tradizione.
Serramentistica e sistemi di interfaccia lapidea
Massimiliano Nastri
2018-01-01
Abstract
L’articolo esamina l’elaborazione degli infissi, degli elementi di facciata e dei dispositivi di connessione nei confronti delle sezioni di cortina di carattere lapideo, secondo l'espressione della cultura tecnologica della progettazione focalizzata sui criteri di permanenza della memoria culturale e dei materiali archetipici, attraverso le modalità di integrazione e di “ibridazione tecnica” con i paramenti aggregati alle intelaiature. La realizzazione dei componenti di facciata “ibridi” comporta, in generale, l’applicazione all’apparato portante, l’orditura del telaio principale e le sezioni verticali in rivestimento massivo ammorsate attraverso l’inserimento, nei giunti di connessione, dei dispositivi meccanici. All’interno della disamina degli elementi di chiusura applicati ai sistemi di facciata, le procedure di richiamo e le “allusioni” alla fisicità propria e “sensoriale” dei materiali massivi considerano anche l’impiego dei componenti in cotto. Questa tecnologia, finalizzata alla realizzazione di apparati di avvolgimento e di membrane, esplicita: la “virtuosità” delle facciate mediante l’uso dei materiali nella loro accezione fisica ed evocativa naturale; il processo di ibridazione che assimila materiali tradizionali e innovativi all’interno di soluzioni composite; la volontà di affermare il mantenimento della presenza “solida” e “archetipica” all’interno della crescente “virtualità” delle superfici di involucro. La sperimentazione contemporanea contempla la progettazione, la produzione e la costruzione di sistemi di facciata definiti dall’impiego dei materiali di rivestimento in cotto secondo modalità operative di tipo evoluto. E tale procedimento si precisa attraverso: la combinazione di “regole” morfo-tipologiche mediate attraverso l’impiego di componenti prefabbricati, le cui valenze connettive generano le logiche formali, i rapporti geometrici tra le parti d’opera e le sezioni di diversa fisicità e funzione; la razionalizzazione delle metodiche costruttive, rivolgendosi sia alla composizione mediante prodotti seriali, montati in modo meccanico, sia alla valorizzazione espressiva dell’antico disciplinare di regole costruttive e di sintassi figurative della tradizione.File | Dimensione | Formato | |
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