Lo studio esamina l’elaborazione esecutiva del progetto di architettura attraverso l’apporto e il trasferimento di una serie di riferimenti di tipo filosofico, antropologico ed epistemologico, rivolti a sostenere e a legittimare le procedure di conoscenza e di azione nei confronti della realtà produttiva e costruttiva. Lo studio, inquadrato all’interno del contesto scientifico della tecnologia dell’architettura, considera lo sviluppo del progetto come “atto trasformativo”, come “procedimento tecnologico” e di “previsione calcolante”, orientato alle pratiche di “riproduzione artificiale” dell’effettiva realizzazione dell’organismo architettonico e delle sue parti. La formulazione esecutiva del progetto è affrontata con il contributo dell’ambito, concettuale e operativo, definito dalla tecnica e, in particolare, nel richiamo al pensiero intorno alla “téchne”: questo in accordo alla messa in atto sia della funzione “finalistica” e della “previsionalità razionale” (dirette a organizzare e ad anticipare le fasi produttive e costruttive), sia della “propensione poietica” applicata alla cultura tecnologica e al sapere pratico-strumentale. Lo studio analizza il progetto esecutivo secondo i criteri di proiezione e di spiegazione della “trama della realtà” (con carattere “rivelativo” e “disvelante”, teso al superamento della presa visione diretta ed empirica), per mezzo dei processi di “schematizzazione”, di “modellazione” e di “formalizzazione codificata” (intesi verso la “trascendenza formale” e l’opera di “presentificazione”, quale attività di tipo “poietico”). L’analisi indaga la costituzione degli elaborati progettuali, espressi quali “schemi d’azione” in grado di esplicitare la “sperimentazione” e il controllo indiretto della realizzazione dell’architettura, per mezzo della “previsione esplorativa” protesa verso la strutturazione della realtà, configurata in modo manipolabile: questo tramite la concezione dei “modelli” esecutivi quali dispositivi tecnici capaci di interpretare e di comprendere i contenuti di ordine produttivo e costruttivo. La disamina, poi, approfondisce la rappresentazione esecutiva rispetto alle modalità di “ridescrizione metaforica” della realtà, al fine di determinare i criteri di comprensione e di “interazione” nei confronti dei contenuti e dei dati del progetto (in merito alle proprietà e alle relazioni da parte dei sistemi costruttivi, dei componenti, degli elementi tecnici e dei materiali).

Téchne e poíesis. Cultura tecnologica ed elaborazione esecutiva del progetto

Massimiliano Nastri
2018-01-01

Abstract

Lo studio esamina l’elaborazione esecutiva del progetto di architettura attraverso l’apporto e il trasferimento di una serie di riferimenti di tipo filosofico, antropologico ed epistemologico, rivolti a sostenere e a legittimare le procedure di conoscenza e di azione nei confronti della realtà produttiva e costruttiva. Lo studio, inquadrato all’interno del contesto scientifico della tecnologia dell’architettura, considera lo sviluppo del progetto come “atto trasformativo”, come “procedimento tecnologico” e di “previsione calcolante”, orientato alle pratiche di “riproduzione artificiale” dell’effettiva realizzazione dell’organismo architettonico e delle sue parti. La formulazione esecutiva del progetto è affrontata con il contributo dell’ambito, concettuale e operativo, definito dalla tecnica e, in particolare, nel richiamo al pensiero intorno alla “téchne”: questo in accordo alla messa in atto sia della funzione “finalistica” e della “previsionalità razionale” (dirette a organizzare e ad anticipare le fasi produttive e costruttive), sia della “propensione poietica” applicata alla cultura tecnologica e al sapere pratico-strumentale. Lo studio analizza il progetto esecutivo secondo i criteri di proiezione e di spiegazione della “trama della realtà” (con carattere “rivelativo” e “disvelante”, teso al superamento della presa visione diretta ed empirica), per mezzo dei processi di “schematizzazione”, di “modellazione” e di “formalizzazione codificata” (intesi verso la “trascendenza formale” e l’opera di “presentificazione”, quale attività di tipo “poietico”). L’analisi indaga la costituzione degli elaborati progettuali, espressi quali “schemi d’azione” in grado di esplicitare la “sperimentazione” e il controllo indiretto della realizzazione dell’architettura, per mezzo della “previsione esplorativa” protesa verso la strutturazione della realtà, configurata in modo manipolabile: questo tramite la concezione dei “modelli” esecutivi quali dispositivi tecnici capaci di interpretare e di comprendere i contenuti di ordine produttivo e costruttivo. La disamina, poi, approfondisce la rappresentazione esecutiva rispetto alle modalità di “ridescrizione metaforica” della realtà, al fine di determinare i criteri di comprensione e di “interazione” nei confronti dei contenuti e dei dati del progetto (in merito alle proprietà e alle relazioni da parte dei sistemi costruttivi, dei componenti, degli elementi tecnici e dei materiali).
2018
FrancoAngeli
978-88-917-8057-7
Tecnologia dell'architettura. Cultura tecnologica della progettazione. Progettazione esecutiva dell'architettura.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1070261
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