L'articolo esamina l’elaborazione tecnico-esecutiva dei sistemi di facciata secondo le procedure, i contenuti e le modalità applicative correlate alle prestazioni nei confronti delle azioni dovute ai carichi di incendio. A tale proposito, la trattazione indaga l’attività propria dell’ufficio tecnico in accordo allo studio delle sezioni profilari, delle specificità materiche e di interfaccia, a livello sia di sistema sia di connessione nei confronti delle strutture e delle superfici di fissaggio. L’attività dell’ufficio tecnico si svolge, principalmente, secondo la prioritaria individuazione e verifica dei componenti, degli elementi e dei materiali secondo la “reazione” e la “resistenza” rispetto al comportamento al fuoco al fine di determinare i criteri di attenuazione, di contenimento e di interruzione verso l’insorgere, lo sviluppo e la propagazione dei carichi di incendio. Allo stesso tempo, la composizione progettuale, produttiva ed esecutiva del sistema accoglie i contenuti rivolti alla disposizione analitica del comportamento al fuoco concentrato sui singoli materiali e sulla disamina delle interfacce definite da: i modi di propagazione del fuoco in senso verticale, per conduzione e per convezione, all’interno della sezione compresa tra la superficie perimetrale delle strutture di elevazione orizzontale e il piano di facciata. L’interfaccia si dimostra secondo la ridotta resistenza al fuoco e la ridotta tenuta alla propagazione dei fumi, in relazione ai dispositivi di fissaggio del sistema verso le chiusure orizzontali; i modi di propagazione del fuoco in senso verticale, per conduzione, attraverso il passaggio all’interno della porzione “sottofinestra” dei moduli di chiusura; i modi di propagazione del fuoco in senso verticale, all’esterno del piano di facciata, in combinazione alla rottura delle chiusure in vetro (per l’aumento della temperatura), per cui il fuoco risale i livelli all’esterno per rientrare alla distanza di uno o più livelli interpiano. L’attività di elaborazione tecnico-esecutiva, di verifica e di controllo da parte dell’ufficio tecnico considera la messa a punto delle specifiche fasce e sezioni di separazione sia orizzontale sia verticale rispetto ai compartimenti antincendio, con l’obiettivo di attenuare la propagazione verticale delle fiamme. All’interno del contesto nazionale, la materia a supporto dell’attività di elaborazione tecnico-esecutiva, di verifica e di controllo è inquadrata dalla “Lettera Circolare” Prot. n. DCPS/A5/DCPREV/5643 del 31.3.2010 a cura del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile (Direzione centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica; Area protezione passiva) che ha condotto ai Requisiti di sicurezza antincendio delle facciate negli edifici civili, sotto forma di “guida tecnica”.
Studio e attività di verifica per le prestazioni ai carichi di incendio
Massimiliano Nastri
2017-01-01
Abstract
L'articolo esamina l’elaborazione tecnico-esecutiva dei sistemi di facciata secondo le procedure, i contenuti e le modalità applicative correlate alle prestazioni nei confronti delle azioni dovute ai carichi di incendio. A tale proposito, la trattazione indaga l’attività propria dell’ufficio tecnico in accordo allo studio delle sezioni profilari, delle specificità materiche e di interfaccia, a livello sia di sistema sia di connessione nei confronti delle strutture e delle superfici di fissaggio. L’attività dell’ufficio tecnico si svolge, principalmente, secondo la prioritaria individuazione e verifica dei componenti, degli elementi e dei materiali secondo la “reazione” e la “resistenza” rispetto al comportamento al fuoco al fine di determinare i criteri di attenuazione, di contenimento e di interruzione verso l’insorgere, lo sviluppo e la propagazione dei carichi di incendio. Allo stesso tempo, la composizione progettuale, produttiva ed esecutiva del sistema accoglie i contenuti rivolti alla disposizione analitica del comportamento al fuoco concentrato sui singoli materiali e sulla disamina delle interfacce definite da: i modi di propagazione del fuoco in senso verticale, per conduzione e per convezione, all’interno della sezione compresa tra la superficie perimetrale delle strutture di elevazione orizzontale e il piano di facciata. L’interfaccia si dimostra secondo la ridotta resistenza al fuoco e la ridotta tenuta alla propagazione dei fumi, in relazione ai dispositivi di fissaggio del sistema verso le chiusure orizzontali; i modi di propagazione del fuoco in senso verticale, per conduzione, attraverso il passaggio all’interno della porzione “sottofinestra” dei moduli di chiusura; i modi di propagazione del fuoco in senso verticale, all’esterno del piano di facciata, in combinazione alla rottura delle chiusure in vetro (per l’aumento della temperatura), per cui il fuoco risale i livelli all’esterno per rientrare alla distanza di uno o più livelli interpiano. L’attività di elaborazione tecnico-esecutiva, di verifica e di controllo da parte dell’ufficio tecnico considera la messa a punto delle specifiche fasce e sezioni di separazione sia orizzontale sia verticale rispetto ai compartimenti antincendio, con l’obiettivo di attenuare la propagazione verticale delle fiamme. All’interno del contesto nazionale, la materia a supporto dell’attività di elaborazione tecnico-esecutiva, di verifica e di controllo è inquadrata dalla “Lettera Circolare” Prot. n. DCPS/A5/DCPREV/5643 del 31.3.2010 a cura del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile (Direzione centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica; Area protezione passiva) che ha condotto ai Requisiti di sicurezza antincendio delle facciate negli edifici civili, sotto forma di “guida tecnica”.File | Dimensione | Formato | |
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