Pieces of urban, architectural or social identity disappearance are often paradoxically sided by their physical persistence: as it is for abandoned buildings or urban areas once their original functions are dismissed, turning into architectures containing emptiness. The conversion of abandoned areas and buildings in contemporary metropolis, as well as the specific case of the reuse of abandoned industrial and tertiary settlements, stand as the background for this contribution which more narrowly fosters reflection on a selected number of case studies of “empty” architectures reconverted to housing or mixed use along the last two decades. Selected cases (located in Milan, Buenos Aires, Lisbon, London, Tokyo, Rio de Janeiro) are intended to serve as a repository for critical reflection. Such cases are also meant to provide exemplars where the disciplinary contribution of industrial design proved to play an integrative role, while envisioning co-designed solutions in virtue of end-user participation and involvement.

Il tema della scomparsa di particolari identità urbane, architettoniche e sociali può essere ricondotto al caso di specifiche tipologie di edifici dismessi. La problematica della riconversione degli spazi abbandonati nella metropoli contemporanea costituisce il retroterra allargato del contributo qui focalizzato su casi di ex edifici di industria leggera e del terziario, con emblematici esempi di architetture “vuote” riconvertite a tipologia abitativa o mista. Si tratta di persistenze nel tessuto urbano che sfuggono una demarcazione netta tra presenza e assenza, tra presente e passato: relitti dalla fisicità ingombrante, sono contemporaneamente spazi dell’assenza. Il contributo è inteso ad annotare un repertorio di tratti comuni o peculiari derivati dall’analisi di casi nelle città di Milano, Buenos Aires, Lisbona, Londra, Tokyo, Rio de Janeiro, con storie di dismissioni e esiti di riconversioni, tratteggiati sulla falsariga del potenziale ruolo del design negli interventi di riuso e dell’accenno alle pratiche di coinvolgimento degli utenti nella trasformazione partecipata degli spazi recuperati.

Fenomenologie dell'abbandono: rifunzionalizzare il vuoto/ Phenomenologies of abandoned buildings: emptiness reconverted

Silvia Pizzocaro;Rui Roda
2018-01-01

Abstract

Pieces of urban, architectural or social identity disappearance are often paradoxically sided by their physical persistence: as it is for abandoned buildings or urban areas once their original functions are dismissed, turning into architectures containing emptiness. The conversion of abandoned areas and buildings in contemporary metropolis, as well as the specific case of the reuse of abandoned industrial and tertiary settlements, stand as the background for this contribution which more narrowly fosters reflection on a selected number of case studies of “empty” architectures reconverted to housing or mixed use along the last two decades. Selected cases (located in Milan, Buenos Aires, Lisbon, London, Tokyo, Rio de Janeiro) are intended to serve as a repository for critical reflection. Such cases are also meant to provide exemplars where the disciplinary contribution of industrial design proved to play an integrative role, while envisioning co-designed solutions in virtue of end-user participation and involvement.
2018
La città altra / The Other City. Storia e immagine della diversità urbana: luoghi e paesaggi dei privilegi e del benessere, del’isolamento, del disagio,della multiculturalità / History and image of urban diversity: places and landscapes of privilege and well-being, of isolation, of poverty and of multiculturalism
9788899930035
Il tema della scomparsa di particolari identità urbane, architettoniche e sociali può essere ricondotto al caso di specifiche tipologie di edifici dismessi. La problematica della riconversione degli spazi abbandonati nella metropoli contemporanea costituisce il retroterra allargato del contributo qui focalizzato su casi di ex edifici di industria leggera e del terziario, con emblematici esempi di architetture “vuote” riconvertite a tipologia abitativa o mista. Si tratta di persistenze nel tessuto urbano che sfuggono una demarcazione netta tra presenza e assenza, tra presente e passato: relitti dalla fisicità ingombrante, sono contemporaneamente spazi dell’assenza. Il contributo è inteso ad annotare un repertorio di tratti comuni o peculiari derivati dall’analisi di casi nelle città di Milano, Buenos Aires, Lisbona, Londra, Tokyo, Rio de Janeiro, con storie di dismissioni e esiti di riconversioni, tratteggiati sulla falsariga del potenziale ruolo del design negli interventi di riuso e dell’accenno alle pratiche di coinvolgimento degli utenti nella trasformazione partecipata degli spazi recuperati.
Abandoned buildings, reconversion, participatory design.
Edifici abbandonati, riuso, progettazione partecipata.
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