Dopo la seconda guerra mondiale, con la Pinacoteca di Brera gravemente danneggiata dai bombardamenti, l'intervento di Franco Albini nella Galleria della pittura Veneta si contraddistinse per innovazione razionalista, materiali e tecnologia ma fu avversata e ridimensionata nel senso tradizionalista e conservatore che Piero Portaluppi stava restituendo alle altre sale del museo, in accordo col carattere "tradizionale" suggerito da Fernanda Wittgens spalleggiata da Roberto Longhi, di cui si pubblica qui una lettera inedita.
Franco Albini a Brera, 1948-1949, tra Piero Portaluppi, Fernanda Wittgens e Roberto Longhi: un difficile avvio alla modernità
P. MARANI
2018-01-01
Abstract
Dopo la seconda guerra mondiale, con la Pinacoteca di Brera gravemente danneggiata dai bombardamenti, l'intervento di Franco Albini nella Galleria della pittura Veneta si contraddistinse per innovazione razionalista, materiali e tecnologia ma fu avversata e ridimensionata nel senso tradizionalista e conservatore che Piero Portaluppi stava restituendo alle altre sale del museo, in accordo col carattere "tradizionale" suggerito da Fernanda Wittgens spalleggiata da Roberto Longhi, di cui si pubblica qui una lettera inedita.File in questo prodotto:
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