Gli scatti in bianco e nero che Marco Introini, fotografo documentarista di paesaggio e architettura, dedica alla città di Padova sono un tassello che si aggiunge a un lavoro itinerante intrapreso in molti luoghi del mondo, nel quale la fotografia è mezzo privilegiato per ospitare una riflessione sulla città e sulle corrispondenze ricorrenti in situazioni urbane diverse. Introini usa l’obiettivo come strumento conoscitivo della città e della sua storia, a partire dai tracciati urbani. In questi percorsi sono protagoniste tutte le architetture, del passato e del presente, che fanno da quinta all’esperienza quotidiana di abitanti e turisti: i luoghi del commercio, dell’Università, delle Istituzioni, ma anche i porticati, le chiese, le porte, i corsi d’acqua. Per Padova il fotografo ha privilegiato l’asse est-ovest, dal Portello passando per via Altinate, fino a corso Milano e porta Savonarola, descrivendo una città dalle mille facce, in cui storia e modernità coesistono fianco a fianco. Le fotografie selezionate offrono un brano di narrazione urbana della città veneta, che viene raccontata priva della presenza dell’uomo: Introini sospende le architetture, le congela nell’attesa di un evento, mettendole a nudo ed esponendole nella loro pura identità. In questo modo siamo invitati a cogliere quelle differenze che rendono unica la realtà urbana patavina, individuando nelle forme dell’architettura i significati culturali e identitari tramandati nel tempo, necessari per comprendere quello che la città è oggi.
Marco Introini, Padova e altri paesaggi
Marco Introini
2018-01-01
Abstract
Gli scatti in bianco e nero che Marco Introini, fotografo documentarista di paesaggio e architettura, dedica alla città di Padova sono un tassello che si aggiunge a un lavoro itinerante intrapreso in molti luoghi del mondo, nel quale la fotografia è mezzo privilegiato per ospitare una riflessione sulla città e sulle corrispondenze ricorrenti in situazioni urbane diverse. Introini usa l’obiettivo come strumento conoscitivo della città e della sua storia, a partire dai tracciati urbani. In questi percorsi sono protagoniste tutte le architetture, del passato e del presente, che fanno da quinta all’esperienza quotidiana di abitanti e turisti: i luoghi del commercio, dell’Università, delle Istituzioni, ma anche i porticati, le chiese, le porte, i corsi d’acqua. Per Padova il fotografo ha privilegiato l’asse est-ovest, dal Portello passando per via Altinate, fino a corso Milano e porta Savonarola, descrivendo una città dalle mille facce, in cui storia e modernità coesistono fianco a fianco. Le fotografie selezionate offrono un brano di narrazione urbana della città veneta, che viene raccontata priva della presenza dell’uomo: Introini sospende le architetture, le congela nell’attesa di un evento, mettendole a nudo ed esponendole nella loro pura identità. In questo modo siamo invitati a cogliere quelle differenze che rendono unica la realtà urbana patavina, individuando nelle forme dell’architettura i significati culturali e identitari tramandati nel tempo, necessari per comprendere quello che la città è oggi.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Padova e altri paesaggi.pdf
Accesso riservato
Dimensione
5.33 MB
Formato
Adobe PDF
|
5.33 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.