Environment and ecology are gaining attention in the vast panorama of spatial planning practices and large scale territorial projects. Sectorial plans addressing the issue of material flows - water, energy, waste – are emerging as new products within large scale spatial visions. The General National Plan for Albanian territory, recently approved, focuses its discourse on the definition of strategies reframing material flows, challenging current urbanization processes from the perspective of “territorial metabolism”. However, while the resulting framework aims to manage large scale flows, pointing at the provision of new large-scale infrastructure, a certain distance separates design process addressing small scale transformation. Where the aims of local administration are to adhere to large scale visions, the challenge is to provide specific design tools focusing on local context transformation. However, while the country is in a process of regrounding planning and design practice and their tools, the region of Divjakë and the requalification of its rural and natural landscape are a relevant case study pushing research to larger findings.

Nel panorama europeo della progettazione di scala vasta è rilevabile una sempre crescente attenzione ai temi ecologici e ambientali. Progetti e visioni territoriali iniziano dunque a comprendere, al loro interno, specifici piani settoriali dedicati ai flussi materiali di natura antropica (acqua, energia, rifiuti, etc.). È questo ad esempio il caso del recente Piano Generale Nazionale del territorio Albanese che dedica un’ampia parte della propria struttura discorsiva alla definizione di strategie di rimodulazione dei flussi materiali a partire dalla lettura dei processi di urbanizzazione in corso e dell’attuale “metabolismo” territoriale. Ma con quali strumenti e con quali processi è possibile colmare la distanza che separa le immagini di gestione dei flussi di scala vasta - spesso legati alle grandi infrastrutture di scala trans-europea - e la trasformazione dei contesti locali? L’opportunità che si pone, in un paese che solo di recente ha visto istituzionalizzare la pratica pianificatoria, è un ripensamento delle pratiche di progettazione locale: la definizione degli strumenti progettuali e attuativi in grado di confrontarsi con scenari territoriali delicati ed in rapida trasformazione. La riqualificazione del territorio agricolo e delle risorse naturalistiche di Divjakë, con i propri caratteri complessivi, si pone in questo contesto come un caso studio esemplare all’interno di una possibile riflessione di più ampio respiro.

Territorio costiero, paesaggio di intermediazione Visioni territoriali, linee guida e progetti pilota per il territorio costiero albanese nella regione lagunare di Karavasta.

C. Nifosì;M. Secchi
2017-01-01

Abstract

Environment and ecology are gaining attention in the vast panorama of spatial planning practices and large scale territorial projects. Sectorial plans addressing the issue of material flows - water, energy, waste – are emerging as new products within large scale spatial visions. The General National Plan for Albanian territory, recently approved, focuses its discourse on the definition of strategies reframing material flows, challenging current urbanization processes from the perspective of “territorial metabolism”. However, while the resulting framework aims to manage large scale flows, pointing at the provision of new large-scale infrastructure, a certain distance separates design process addressing small scale transformation. Where the aims of local administration are to adhere to large scale visions, the challenge is to provide specific design tools focusing on local context transformation. However, while the country is in a process of regrounding planning and design practice and their tools, the region of Divjakë and the requalification of its rural and natural landscape are a relevant case study pushing research to larger findings.
2017
Nel panorama europeo della progettazione di scala vasta è rilevabile una sempre crescente attenzione ai temi ecologici e ambientali. Progetti e visioni territoriali iniziano dunque a comprendere, al loro interno, specifici piani settoriali dedicati ai flussi materiali di natura antropica (acqua, energia, rifiuti, etc.). È questo ad esempio il caso del recente Piano Generale Nazionale del territorio Albanese che dedica un’ampia parte della propria struttura discorsiva alla definizione di strategie di rimodulazione dei flussi materiali a partire dalla lettura dei processi di urbanizzazione in corso e dell’attuale “metabolismo” territoriale. Ma con quali strumenti e con quali processi è possibile colmare la distanza che separa le immagini di gestione dei flussi di scala vasta - spesso legati alle grandi infrastrutture di scala trans-europea - e la trasformazione dei contesti locali? L’opportunità che si pone, in un paese che solo di recente ha visto istituzionalizzare la pratica pianificatoria, è un ripensamento delle pratiche di progettazione locale: la definizione degli strumenti progettuali e attuativi in grado di confrontarsi con scenari territoriali delicati ed in rapida trasformazione. La riqualificazione del territorio agricolo e delle risorse naturalistiche di Divjakë, con i propri caratteri complessivi, si pone in questo contesto come un caso studio esemplare all’interno di una possibile riflessione di più ampio respiro.
Paesaggio costiero, Divjakë, Piano Nazionale Generale Albanese
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