Le ricerche di dottorato presentate nella sezione all'idea di "Spazio" sembrano avere tutte un comune carattere che coincide con la messa in crisi di un principio consolidato, quella “funzione positiva” assegnata al concetto di “spazio” inteso come il fondamento più “moderno” dell’architettura moderna. Queste interessanti, approfondite e ben condotte ricerche, ci testimoniano tuttavia come un senso di rimozione dell’architettura fisica, anche se questa si presenta ben davanti ai temi. Si comprende bene, infatti l’attenzione ai fatti comportamentali, che in fondo rappresentano la struttura profonda — in senso linguistico — dell’architettura. Tuttavia questi non sembrano implicare e non conducono più il mestiere artigiano del progetto, fatto di disegni, modelli, e verifiche plastiche. Pervade le ricerche una dimensione che oscura l’architettura, in un comune sentire, come una funzione che volge al negativo l’opera. Sarà questa una nuova prospettiva da indagare? Oppure al contrario testimoniare di un ripiegamento sul quale riflettere e recuperare il terreno di una nuova sensibilità che insegni nuovamente a descrivere e disegnare gli spazi di una nuova prospettiva.

Funzione dello spazio architettonico

L. Monica
2017-01-01

Abstract

Le ricerche di dottorato presentate nella sezione all'idea di "Spazio" sembrano avere tutte un comune carattere che coincide con la messa in crisi di un principio consolidato, quella “funzione positiva” assegnata al concetto di “spazio” inteso come il fondamento più “moderno” dell’architettura moderna. Queste interessanti, approfondite e ben condotte ricerche, ci testimoniano tuttavia come un senso di rimozione dell’architettura fisica, anche se questa si presenta ben davanti ai temi. Si comprende bene, infatti l’attenzione ai fatti comportamentali, che in fondo rappresentano la struttura profonda — in senso linguistico — dell’architettura. Tuttavia questi non sembrano implicare e non conducono più il mestiere artigiano del progetto, fatto di disegni, modelli, e verifiche plastiche. Pervade le ricerche una dimensione che oscura l’architettura, in un comune sentire, come una funzione che volge al negativo l’opera. Sarà questa una nuova prospettiva da indagare? Oppure al contrario testimoniare di un ripiegamento sul quale riflettere e recuperare il terreno di una nuova sensibilità che insegni nuovamente a descrivere e disegnare gli spazi di una nuova prospettiva.
2017
La ricerca che cambia
9788862422710
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Luca Monica 2017 La ricerca che cambia.pdf

accesso aperto

: Publisher’s version
Dimensione 1.3 MB
Formato Adobe PDF
1.3 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1058998
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact