L'idea tradizionale rispetto all’illuminazione pubblica urbana si focalizza su un duplice approccio: da un lato, risparmio economico ed elevate prestazioni tecniche basate su dati quantitativi, dall'altro, il contributo creativo di progettisti della luce che si concentra sul potenziamento dell'esperienza e dell’immagine notturna degli spazi pubblici. Guide e raccomandazioni di pratica [1] concordano sull’importanza di un’illuminazione che favorisca qualità e contribuisca all’esperienza estetica dei luoghi, migliorandone la fruibilità notturna [2–3-4]. Da questo punto di vista, l’illuminazione urbana esplora tematiche legate alla percezione di sicurezza, comfort, accessibilità degli spazi, aiuto nell’orientamento e creazione di un’atmosfera visiva attraente [5-6]. In questa ricerca, diversamente, si pone l’attenzione sugli effetti psicologici e comportamentali determinati dalla luce, approfondendo il tema della dimensione sociale della luce ovvero dell’influenza della stessa sulle impressioni, sui comportamenti e sull'incentivo all’interazione e socializzazione nella città notturna. Tale emergente tema di ricerca si focalizza sui modi in cui le variabili di illuminazione, gli scenari e le prestazioni luminose possano influenzare le persone nella fruizione degli spazi, esaminandone due aspetti in particolare: • Fattori umani [7] nell’illuminazione: influenza degli stimoli esterni e ambientali (cioè luce artificiale, volumi, materiale e contesto) sulla percezione cognitiva, affettiva, interpretativa e valutativa della città da parte dei fruitori [8]; • Dimensione sociale attraverso l’illuminazione: esperienze di luce che inducano, influenzino e definiscano diverse impressioni e comportamenti sociali. Lo spostamento del focus dall’illuminazione architetturale all’illuminazione della dimensione sociale ed esperienziale della città è tema di indagine relativamente recente, complesso e di difficile valutazione [9] dal momento che le ricerche disponibili sono piuttosto limitate e si sono focalizzate maggiormente su ambienti interni. Inoltre mancano di una metodologia condivisa e spesso conducono a risultati contraddittori [10]. Al contempo, un approfondimento ulteriore in questo campo di ricerca si rende necessario anche e soprattutto per il recente avvento tecnologico del Solid State Lighting (SSL) e dei sistemi di controllo digitale che stanno modificando il modo di pensare all’illuminazione contemporanea. Questa trasformazione tecnologica, oltre ad esigere adeguamenti della pratica professionale, modificando i parametri illuminotecnici e a richiedere un’implementazione delle competenze dei progettisti della luce, fa presagire una radicale e significativa trasformazione delle possibilità luminose. A fronte di questi nuovi cambiamenti, risulta estremamente interessante occuparsi dell’influenza di questi nuovi scenari e performance luminose sull’impressione e sul comportamento degli individui. Allo scopo di esplorare la dimensione sociale della luce, la ricerca si è basata su un approccio multidisciplinare, qualitativo e quantitativo, avvalendosi di una preliminare ricerca sulla letteratura scientifica disponibile e successivamente mediante un’analisi sperimentale attraverso simulazione, progettazione di scenari luminosi e sperimentazione sul campo. Una prima fase generale è stata effettuata attraverso selezione e classificazione di studi e casi studio sul tema per definire un quadro teorico preliminare. Una seconda fase si è focalizzata sull’approfondimento dell’influenza di alcuni parametri dell’illuminazione urbana sulle persone attraverso indagini basate su immagini e video. Una terza fase è stata eseguita come studio di esperienza ambientale, mediante la progettazione di scenari luminosi e performance di illuminazione in un vero e proprio contesto urbano. In particolare, l'esplorazione si è concentrata sulla valutazione dell’impressione delle persone rispetto all’influenza di variabili quali il colore della luce, la sua distribuzione e composizione spaziale e il comportamento adattivo o interattivo della luce. Nelle conclusioni si presenta la discussione dei risultati di ricerca tramite il confronto dei singoli studi ed esperimenti effettuati: l'ambiente fisico, definito dalla luce, e l’ambiente sociale influenzano le impressioni ed i comportamenti umani (sociali, spaziali, attitudinali e fisiologici) anche in un contesto urbano. Con lo scopo di contribuire alla conoscenza e alla pratica progettuale con approfondimenti sull'influenza della luce sulla dimensione sociale, i risultati della ricerca descrivono il modo in cui alcune variabili, scenari e prestazioni di illuminazione possono influenzare l’impressione dell’immagine notturna della città e incentivare l’uso e lo scambio sociale notturno della città, favorendone la dimensione sociale urbana in termini di rinnovate esperienze urbane notturne. I risultati della ricerca descrivono l’impatto di alcune variabili di illuminazione sulla creazione di un’atmosfera luminosa positiva, ospitale e a misura d’uomo. In particolare, la distribuzione spettrale della luce bianca, la composizione e distribuzione di luminanza e la vicinanza spaziale sono correlati al comfort visivo, all’impressione di un ambiente ospitale, accessibile e personalizzato. In aggiunta a ciò, l’illuminazione urbana adattiva sembra influenzare positivamente l'impressione notturna perché permette maggiore personalizzazione e controllo dell’atmosfera luminosa. Infine le conclusioni argomentano gli aspetti metodologici della ricerca per l'acquisizione di conoscenze nell'affrontare questioni complesse circa il rapporto tra luce, persone e contesto ambientale, con l'avvento delle nuove tecnologie di illuminazione. Viene discusso da un lato il ruolo del lighting designer, le sue nuove competenze e la necessaria collaborazione con diverse discipline quali le scienze sociali e la psicologia ambientale. Dall’altro, la ricerca fornisce una panoramica della metodologia e degli strumenti operativi, approcci e metodi che sono stati elaborati e testati durante la ricerca.

Spazio urbano, Luce, Uomo: una dimensione sociale

Daria Casciani
2017-01-01

Abstract

L'idea tradizionale rispetto all’illuminazione pubblica urbana si focalizza su un duplice approccio: da un lato, risparmio economico ed elevate prestazioni tecniche basate su dati quantitativi, dall'altro, il contributo creativo di progettisti della luce che si concentra sul potenziamento dell'esperienza e dell’immagine notturna degli spazi pubblici. Guide e raccomandazioni di pratica [1] concordano sull’importanza di un’illuminazione che favorisca qualità e contribuisca all’esperienza estetica dei luoghi, migliorandone la fruibilità notturna [2–3-4]. Da questo punto di vista, l’illuminazione urbana esplora tematiche legate alla percezione di sicurezza, comfort, accessibilità degli spazi, aiuto nell’orientamento e creazione di un’atmosfera visiva attraente [5-6]. In questa ricerca, diversamente, si pone l’attenzione sugli effetti psicologici e comportamentali determinati dalla luce, approfondendo il tema della dimensione sociale della luce ovvero dell’influenza della stessa sulle impressioni, sui comportamenti e sull'incentivo all’interazione e socializzazione nella città notturna. Tale emergente tema di ricerca si focalizza sui modi in cui le variabili di illuminazione, gli scenari e le prestazioni luminose possano influenzare le persone nella fruizione degli spazi, esaminandone due aspetti in particolare: • Fattori umani [7] nell’illuminazione: influenza degli stimoli esterni e ambientali (cioè luce artificiale, volumi, materiale e contesto) sulla percezione cognitiva, affettiva, interpretativa e valutativa della città da parte dei fruitori [8]; • Dimensione sociale attraverso l’illuminazione: esperienze di luce che inducano, influenzino e definiscano diverse impressioni e comportamenti sociali. Lo spostamento del focus dall’illuminazione architetturale all’illuminazione della dimensione sociale ed esperienziale della città è tema di indagine relativamente recente, complesso e di difficile valutazione [9] dal momento che le ricerche disponibili sono piuttosto limitate e si sono focalizzate maggiormente su ambienti interni. Inoltre mancano di una metodologia condivisa e spesso conducono a risultati contraddittori [10]. Al contempo, un approfondimento ulteriore in questo campo di ricerca si rende necessario anche e soprattutto per il recente avvento tecnologico del Solid State Lighting (SSL) e dei sistemi di controllo digitale che stanno modificando il modo di pensare all’illuminazione contemporanea. Questa trasformazione tecnologica, oltre ad esigere adeguamenti della pratica professionale, modificando i parametri illuminotecnici e a richiedere un’implementazione delle competenze dei progettisti della luce, fa presagire una radicale e significativa trasformazione delle possibilità luminose. A fronte di questi nuovi cambiamenti, risulta estremamente interessante occuparsi dell’influenza di questi nuovi scenari e performance luminose sull’impressione e sul comportamento degli individui. Allo scopo di esplorare la dimensione sociale della luce, la ricerca si è basata su un approccio multidisciplinare, qualitativo e quantitativo, avvalendosi di una preliminare ricerca sulla letteratura scientifica disponibile e successivamente mediante un’analisi sperimentale attraverso simulazione, progettazione di scenari luminosi e sperimentazione sul campo. Una prima fase generale è stata effettuata attraverso selezione e classificazione di studi e casi studio sul tema per definire un quadro teorico preliminare. Una seconda fase si è focalizzata sull’approfondimento dell’influenza di alcuni parametri dell’illuminazione urbana sulle persone attraverso indagini basate su immagini e video. Una terza fase è stata eseguita come studio di esperienza ambientale, mediante la progettazione di scenari luminosi e performance di illuminazione in un vero e proprio contesto urbano. In particolare, l'esplorazione si è concentrata sulla valutazione dell’impressione delle persone rispetto all’influenza di variabili quali il colore della luce, la sua distribuzione e composizione spaziale e il comportamento adattivo o interattivo della luce. Nelle conclusioni si presenta la discussione dei risultati di ricerca tramite il confronto dei singoli studi ed esperimenti effettuati: l'ambiente fisico, definito dalla luce, e l’ambiente sociale influenzano le impressioni ed i comportamenti umani (sociali, spaziali, attitudinali e fisiologici) anche in un contesto urbano. Con lo scopo di contribuire alla conoscenza e alla pratica progettuale con approfondimenti sull'influenza della luce sulla dimensione sociale, i risultati della ricerca descrivono il modo in cui alcune variabili, scenari e prestazioni di illuminazione possono influenzare l’impressione dell’immagine notturna della città e incentivare l’uso e lo scambio sociale notturno della città, favorendone la dimensione sociale urbana in termini di rinnovate esperienze urbane notturne. I risultati della ricerca descrivono l’impatto di alcune variabili di illuminazione sulla creazione di un’atmosfera luminosa positiva, ospitale e a misura d’uomo. In particolare, la distribuzione spettrale della luce bianca, la composizione e distribuzione di luminanza e la vicinanza spaziale sono correlati al comfort visivo, all’impressione di un ambiente ospitale, accessibile e personalizzato. In aggiunta a ciò, l’illuminazione urbana adattiva sembra influenzare positivamente l'impressione notturna perché permette maggiore personalizzazione e controllo dell’atmosfera luminosa. Infine le conclusioni argomentano gli aspetti metodologici della ricerca per l'acquisizione di conoscenze nell'affrontare questioni complesse circa il rapporto tra luce, persone e contesto ambientale, con l'avvento delle nuove tecnologie di illuminazione. Viene discusso da un lato il ruolo del lighting designer, le sue nuove competenze e la necessaria collaborazione con diverse discipline quali le scienze sociali e la psicologia ambientale. Dall’altro, la ricerca fornisce una panoramica della metodologia e degli strumenti operativi, approcci e metodi che sono stati elaborati e testati durante la ricerca.
2017
La ricerca che cambia. 2° convegno nazionale dei dottorati italiani dell’architettura, della pianificazione e del design
9788862422710
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1057191
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