La casa costituisce da sempre il luogo prioritario capace di alimentare la modificazione degli atteggiamenti, dei pensieri, dei rapporti tra le persone o che, al contrario, riesce a inibire nuove espressioni di comportamento e di vita. Tra i principali compiti dell’architetto contemporaneo vi è quello di leggere in profondità il lavoro affrontato dalla cultura architettonica del novecento, riferibile al paradigma dell’abitare, re-interpretando il contributo che il Movimento Moderno, più di altri, ha fornito sul tema dello spazio domestico. Le case di Marcio Kogan evidenziano le ragioni di un ritorno al dominio, anche estetico, della composizione, dell’essenza spaziale e del materiale: forme, volumi e giustapposizioni sempre comunicate, oneste, in grado di trasmettere quella verità tecnologica che l’atmosfera brasiliana, più di altre suggerisce. La sua architettura incorpora la difficile naturalezza della materia umile che, collocata in modo conforme, è in grado di suggerirci inaspettate qualità: come quando una parola o una nota musicale, sapientemente disposta, trasmette in noi poetiche vibrazioni. Ciò evitando di aderire a inutili azioni di tendenza che delegano all’utilizzo di materiali da costruzione pseudo-innovativi e al loro particolare e bizzarro trattamento il loro modo di “urlare” l’architettura, tradendone, in sostanza, il fine. Dichiarazione - la sua - non mistificazione; onestà costruttiva non finzione; relazione non negazione.

Scomposizioni architettoniche. La casa come laboratorio poetico

E. Faroldi
2018-01-01

Abstract

La casa costituisce da sempre il luogo prioritario capace di alimentare la modificazione degli atteggiamenti, dei pensieri, dei rapporti tra le persone o che, al contrario, riesce a inibire nuove espressioni di comportamento e di vita. Tra i principali compiti dell’architetto contemporaneo vi è quello di leggere in profondità il lavoro affrontato dalla cultura architettonica del novecento, riferibile al paradigma dell’abitare, re-interpretando il contributo che il Movimento Moderno, più di altri, ha fornito sul tema dello spazio domestico. Le case di Marcio Kogan evidenziano le ragioni di un ritorno al dominio, anche estetico, della composizione, dell’essenza spaziale e del materiale: forme, volumi e giustapposizioni sempre comunicate, oneste, in grado di trasmettere quella verità tecnologica che l’atmosfera brasiliana, più di altre suggerisce. La sua architettura incorpora la difficile naturalezza della materia umile che, collocata in modo conforme, è in grado di suggerirci inaspettate qualità: come quando una parola o una nota musicale, sapientemente disposta, trasmette in noi poetiche vibrazioni. Ciò evitando di aderire a inutili azioni di tendenza che delegano all’utilizzo di materiali da costruzione pseudo-innovativi e al loro particolare e bizzarro trattamento il loro modo di “urlare” l’architettura, tradendone, in sostanza, il fine. Dichiarazione - la sua - non mistificazione; onestà costruttiva non finzione; relazione non negazione.
2018
9788862422796
Marcio Kogan; Architettura, Costruzione; Tecnologia; Progettazione tecnologica; Città; Progetto; Progettazione; Filippo Bricolo; Casa
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