Il testo percorre la storia della barocca chiesa della Santissima Trinità di Crema, delle sue ricostruzioni e dei restauri che ha subito nel tempo. Si sofferma maggiormente sul racconto dell’ultimo impegnativo intervento effettuato negli anni 2004 e 2005. Il progetto si è occupato della chiesa nella sua interezza cercando di risolvere i problemi che ne determinavano il degrado: dal manto di copertura, all’umidità ascendente, dalle volte e dalle decorazioni alle pavimentazioni, dai rivestimenti ai nuovi impianti tecnologici. Come sempre la lettura delle vicende storiche di un edificio fortemente storicizzato ha messo in evidenza le tematiche che normalmente assillano la materia architettonica (se non costantemente mantenuta e conservata), ma anche le differenti modalità con le quali, in un passato non così lontano, si affrontavano i problemi conservativi utilizzando tecniche e prodotti non idonei, da tempo superati e abbandonati. Modalità e tecniche che permettono oggi di intervenire con grande consapevolezza ed accuratezza potendo contare sull’esperienza del cantiere del passato e del presente, la professionalità progettuale ed operativa degli addetti al restauro, l’indispensabile bagaglio di conoscenza acquisito prima della messa a regime del progetto di conservazione e valorizzazione della fabbrica.
La chiesa della SS. Trinità di Crema: restauri 1885-2005 prassi e metodo
Christian Campanella
2018-01-01
Abstract
Il testo percorre la storia della barocca chiesa della Santissima Trinità di Crema, delle sue ricostruzioni e dei restauri che ha subito nel tempo. Si sofferma maggiormente sul racconto dell’ultimo impegnativo intervento effettuato negli anni 2004 e 2005. Il progetto si è occupato della chiesa nella sua interezza cercando di risolvere i problemi che ne determinavano il degrado: dal manto di copertura, all’umidità ascendente, dalle volte e dalle decorazioni alle pavimentazioni, dai rivestimenti ai nuovi impianti tecnologici. Come sempre la lettura delle vicende storiche di un edificio fortemente storicizzato ha messo in evidenza le tematiche che normalmente assillano la materia architettonica (se non costantemente mantenuta e conservata), ma anche le differenti modalità con le quali, in un passato non così lontano, si affrontavano i problemi conservativi utilizzando tecniche e prodotti non idonei, da tempo superati e abbandonati. Modalità e tecniche che permettono oggi di intervenire con grande consapevolezza ed accuratezza potendo contare sull’esperienza del cantiere del passato e del presente, la professionalità progettuale ed operativa degli addetti al restauro, l’indispensabile bagaglio di conoscenza acquisito prima della messa a regime del progetto di conservazione e valorizzazione della fabbrica.File | Dimensione | Formato | |
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