Una ricerca degli anni 70 sulla città di Milano, attuata da un gruppo di studiosi ed architetti, mise in luce le relazioni tra campo urbano e campo didattico tese tra i ruoli comunicativo e culturale dell’agglomerato cittadino; oggi è possibile indagare le “reti” di relazioni a partire dalle molteplici e contemporanee identità che, dopo oltre tre decenni, convivono diffusamente nelle moderne città. Attualmente le transazioni cittadine, non certo solo a Milano, avvengono tramite la messa in comune di un universo di codici visivi, acustici, spaziali, aptici, iper-codici, dando per assunto il ruolo di medium sociale dell’ambiente urbano. Tali modalità di scambio sono la conseguenza dei cambiamenti, nel tempo e dello spazio, che le tecnologie stanno operando a tutti i livelli. Si considerano le caratteristiche dello spazio urbano e il carattere virtuale delle comunicazioni, identificando in tale spazio l’oggetto di decodifica e reinterpretazione, non statico e passivo, piuttosto costantemente plasmabile da chi lo vive.

Paesaggi Invisibili: identità e alterità

Daniela Calabi
2006-01-01

Abstract

Una ricerca degli anni 70 sulla città di Milano, attuata da un gruppo di studiosi ed architetti, mise in luce le relazioni tra campo urbano e campo didattico tese tra i ruoli comunicativo e culturale dell’agglomerato cittadino; oggi è possibile indagare le “reti” di relazioni a partire dalle molteplici e contemporanee identità che, dopo oltre tre decenni, convivono diffusamente nelle moderne città. Attualmente le transazioni cittadine, non certo solo a Milano, avvengono tramite la messa in comune di un universo di codici visivi, acustici, spaziali, aptici, iper-codici, dando per assunto il ruolo di medium sociale dell’ambiente urbano. Tali modalità di scambio sono la conseguenza dei cambiamenti, nel tempo e dello spazio, che le tecnologie stanno operando a tutti i livelli. Si considerano le caratteristiche dello spazio urbano e il carattere virtuale delle comunicazioni, identificando in tale spazio l’oggetto di decodifica e reinterpretazione, non statico e passivo, piuttosto costantemente plasmabile da chi lo vive.
2006
Visual and Haptic Urban Design
88-7090-904-2
Città, Comunicazione, Percezione aptica, Identità, Alterità
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