Carlo Togliani è responsabile e ha scritto i testi alle pp. 15-81, comprendenti i paragrafi che vanno da "La fondazione, l'ornamento presbiteriale del 1473 e i possibili assetti della prima chiesa" alle "Conclusioni" (cfr. dichiarazione p. 56). Il saggio ripercorre, attraverso inedite carte d'archivio, la storia costruttiva della chiesa di Santa Maria presso San Celso, con particolare attenzione all'assetto presbiteriale ed ai suoi pregiati arredi marmorei. Vengono così ripercorsi gli assetti dell'ultimo quarto del XV secolo (con gli architetti costruttori Giovan Giacomo Dolcebuono e Giovanni Antonio Amadeo), quelli cinquecenteschi di facciata e coro (sotto la direzione dell'architetto Galeazzo Alessi) e per la campata del tiburio (con l'architetto Martino Bassi e con gli scultori Stoldo Lorenzi e Annibale Fontana), mettendo in luce il ruolo rivestito dall'arcivescovo Carlo Borromeo per l'altare dell'Assunta. L'esecuzione di quest'ultimo spetta ai fratelli lapicidi Domenico e Giovanni Maria d'Arzo, mentre del Fontana sono le statue dell’Assunta (1586-87) e di San Giovanni Evangelista (1587), e il Transito della Vergine (1587). Con la morte di Bassi (1591), la direzione lavori fu affidata agli ingegneri Giuseppe Meda (1592), Ercole Turati (1592-95) e Dionigio Campazzo (1595-97), con la documentata esecuzione, a partire dallo scadere del XVI secolo, di parte del ricco pavimento lapideo.

Forme e ornamenti del presbiterio di Santa Maria presso San Celso

C. Togliani
2016-01-01

Abstract

Carlo Togliani è responsabile e ha scritto i testi alle pp. 15-81, comprendenti i paragrafi che vanno da "La fondazione, l'ornamento presbiteriale del 1473 e i possibili assetti della prima chiesa" alle "Conclusioni" (cfr. dichiarazione p. 56). Il saggio ripercorre, attraverso inedite carte d'archivio, la storia costruttiva della chiesa di Santa Maria presso San Celso, con particolare attenzione all'assetto presbiteriale ed ai suoi pregiati arredi marmorei. Vengono così ripercorsi gli assetti dell'ultimo quarto del XV secolo (con gli architetti costruttori Giovan Giacomo Dolcebuono e Giovanni Antonio Amadeo), quelli cinquecenteschi di facciata e coro (sotto la direzione dell'architetto Galeazzo Alessi) e per la campata del tiburio (con l'architetto Martino Bassi e con gli scultori Stoldo Lorenzi e Annibale Fontana), mettendo in luce il ruolo rivestito dall'arcivescovo Carlo Borromeo per l'altare dell'Assunta. L'esecuzione di quest'ultimo spetta ai fratelli lapicidi Domenico e Giovanni Maria d'Arzo, mentre del Fontana sono le statue dell’Assunta (1586-87) e di San Giovanni Evangelista (1587), e il Transito della Vergine (1587). Con la morte di Bassi (1591), la direzione lavori fu affidata agli ingegneri Giuseppe Meda (1592), Ercole Turati (1592-95) e Dionigio Campazzo (1595-97), con la documentata esecuzione, a partire dallo scadere del XVI secolo, di parte del ricco pavimento lapideo.
2016
Forme e ornamenti nella chiesa di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso
978-88-916-2009-5
Storia dell'architettura
Storia dei materiali da costruzione
Basilica di Santa Maria presso San Celso, Milano
Giovanni Giacomo Dolcebuono, architetto
Giovanni Antonio Amadeo, architetto
Ludovico Sfdorza (il Moro), duca di Milano
Galeazzo Alessi, architetto
Martino Bassi, architetto e ingegnere
Stoldo Lorenzi, scultore
Annibale Fontana, scultore
Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano
Giovanni Maria d'Arzo, lapicida
Giuseppe Meda, ingegnere
Ercole Turati, ingegnere
Dionigio Campazzo, ingegnere
Pavimentazioni
Storia delle tecniche costruttive
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