Il ritorno in Lombardia di Carlo Fontana ha assunto per la storiografia un valore opposto nel caso sia stato alternativamente valutato come privo di ripercussioni significative oppure una svolta per la ricezione del linguaggio e delle sperimentazioni romane più aggiornate. In questa seconda ipotesi, suggerita dalla documentata ampiezza dei contatti e dei luoghi visitati dall’architetto ticinese, non sempre ci si è domandati se sia trattato di una delle tante cesure cui fu sottoposta la tradizione lombarda autoctona, già scalfita dai soggiorni a Roma di architetti milanesi1, oppure solamente una momentanea infatuazione senza esiti di lunga durata.
Carlo Fontana e il Duomo di Milano
Repishti Francesco
2017-01-01
Abstract
Il ritorno in Lombardia di Carlo Fontana ha assunto per la storiografia un valore opposto nel caso sia stato alternativamente valutato come privo di ripercussioni significative oppure una svolta per la ricezione del linguaggio e delle sperimentazioni romane più aggiornate. In questa seconda ipotesi, suggerita dalla documentata ampiezza dei contatti e dei luoghi visitati dall’architetto ticinese, non sempre ci si è domandati se sia trattato di una delle tante cesure cui fu sottoposta la tradizione lombarda autoctona, già scalfita dai soggiorni a Roma di architetti milanesi1, oppure solamente una momentanea infatuazione senza esiti di lunga durata.File | Dimensione | Formato | |
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