Intimità, segregazione, relazioni familiari e di genere, potere sociale e ruoli gerarchici, senso dell’abitare: dalla casa come spazio topofilico, nell’accezione del filosofo Gaston Bachelard (1957), a quella di ambiente segregativo, nella lettura di diversi autori contemporanei (Kuhlman 2013), incorrono sfumature e digressioni che hanno segnato in modi differenti il progetto degli interni, dalle epoche più antiche fino all'oggi. Dispositivi spaziali e dell’arredamento accompagnano o, altrimenti, orientano aprioristicamente le strutture sociali e familiari. Attraverso i concetti di inclusione ed esclusione e rammentando la lezione sul dispositif di Michel Foucault (1975; 1980), l’articolo indaga il progetto morale, talora moralistico, del “fare ordine” all’interno dell’abitazione dal Rinascimento al Secondo dopoguerra.
Il design (morale) dell'ordine
I. Forino
2018-01-01
Abstract
Intimità, segregazione, relazioni familiari e di genere, potere sociale e ruoli gerarchici, senso dell’abitare: dalla casa come spazio topofilico, nell’accezione del filosofo Gaston Bachelard (1957), a quella di ambiente segregativo, nella lettura di diversi autori contemporanei (Kuhlman 2013), incorrono sfumature e digressioni che hanno segnato in modi differenti il progetto degli interni, dalle epoche più antiche fino all'oggi. Dispositivi spaziali e dell’arredamento accompagnano o, altrimenti, orientano aprioristicamente le strutture sociali e familiari. Attraverso i concetti di inclusione ed esclusione e rammentando la lezione sul dispositif di Michel Foucault (1975; 1980), l’articolo indaga il progetto morale, talora moralistico, del “fare ordine” all’interno dell’abitazione dal Rinascimento al Secondo dopoguerra.File | Dimensione | Formato | |
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