3D Print: the most discussed technology of digital manufacturing of the first 10 years of the 21st century. Its present and future revolve around a simple but basic question: what could a printer, that has the potential to transform a plastic thread into (almost) any items, in every school or house, really serve for? The potentialities of the so called 3D “consumer” printing (or low-cost, desktop, or whatever we want to call it, to separate it from the well-established industrial one) are hardly imaginable. The truth is that nowadays designing and realising, not only prototypes but real products for the final user on a small scale, is possible in principle and not only, by following real and actual self-production logics.

Questo libro, come la stampa 3D ha 3 dimensioni. La prima si legge, la seconda si guarda, la terza si stampa in 3D, appunto. La prima dimensione è fatta di parole. Parole per raccontare i primi tre anni del +LAB, laboratorio di stampa 3D del Politecnico di Milano. Parole che sono creatività, fantasia, sogno, emozione, amicizia, scuola, materiali, ricerca, stupore, invenzione, tecnica, artigianato, industria, presente, futuro e tanto di più. La seconda dimensione è fatta di immagini. Immagini belle, intense, pulite, sincere. Immagini di persone, centinaia di persone, disegni, progetti, prodotti, migliaia di prodotti, cose, occhi, mani, sorrisi, quanti sorrisi, che in questi anni si sono cercati, rincorsi, trovati, conosciuti, divertiti, abbracciati, e insieme hanno contribuito – speriamo – a dare una nuova “forma” al fare. La terza dimensione è fatta di bit. La terza dimensione esce dall’intrinseca bidimensionalità di queste pagine. Grazie alla magia del codice QR e alla possibilità di scaricare i file di stampa di tutti i prodotti del nostro racconto direttamente dal sito del +LAB, la terza dimensione aumenta la realtà, la scavalca, potremmo dire, consentendo a chiunque avrà curiosità e vorrà provarne l’emozione di dare forma tangibile a quelle parole e a quelle immagini, stampando tutti i prodotti descritti nel libro con una qualsiasi stampante in 3D. Una dimensione fatta di idee concepite in un laboratorio all’università e raccontate dalle pagine di un libro, che adesso assumono una personalità propria, si impossessano di un pezzo del loro destino e si consegnano concretamente, fisicamente, materialmente alle mani di chi vorrà riceverle, stamparle, modificarle e a sua volta potrà tornare a condividerle perché altri, in luoghi lontani e sconosciuti, possano scaricarle, stamparle, modificarle e così via. Generando un circolo virtuoso di idee, cose e persone di cui oggi non sappiamo ancora immaginare i confini e le potenzialità.

Fare o non fare, non esiste provare. Cosa e perchè stampare in 3D. Make or make not. There is no try. What to print in 3D and why.

LEVI, MARINELLA
2016-01-01

Abstract

3D Print: the most discussed technology of digital manufacturing of the first 10 years of the 21st century. Its present and future revolve around a simple but basic question: what could a printer, that has the potential to transform a plastic thread into (almost) any items, in every school or house, really serve for? The potentialities of the so called 3D “consumer” printing (or low-cost, desktop, or whatever we want to call it, to separate it from the well-established industrial one) are hardly imaginable. The truth is that nowadays designing and realising, not only prototypes but real products for the final user on a small scale, is possible in principle and not only, by following real and actual self-production logics.
2016
Tralerighe
978-88-99575-04-5
Questo libro, come la stampa 3D ha 3 dimensioni. La prima si legge, la seconda si guarda, la terza si stampa in 3D, appunto. La prima dimensione è fatta di parole. Parole per raccontare i primi tre anni del +LAB, laboratorio di stampa 3D del Politecnico di Milano. Parole che sono creatività, fantasia, sogno, emozione, amicizia, scuola, materiali, ricerca, stupore, invenzione, tecnica, artigianato, industria, presente, futuro e tanto di più. La seconda dimensione è fatta di immagini. Immagini belle, intense, pulite, sincere. Immagini di persone, centinaia di persone, disegni, progetti, prodotti, migliaia di prodotti, cose, occhi, mani, sorrisi, quanti sorrisi, che in questi anni si sono cercati, rincorsi, trovati, conosciuti, divertiti, abbracciati, e insieme hanno contribuito – speriamo – a dare una nuova “forma” al fare. La terza dimensione è fatta di bit. La terza dimensione esce dall’intrinseca bidimensionalità di queste pagine. Grazie alla magia del codice QR e alla possibilità di scaricare i file di stampa di tutti i prodotti del nostro racconto direttamente dal sito del +LAB, la terza dimensione aumenta la realtà, la scavalca, potremmo dire, consentendo a chiunque avrà curiosità e vorrà provarne l’emozione di dare forma tangibile a quelle parole e a quelle immagini, stampando tutti i prodotti descritti nel libro con una qualsiasi stampante in 3D. Una dimensione fatta di idee concepite in un laboratorio all’università e raccontate dalle pagine di un libro, che adesso assumono una personalità propria, si impossessano di un pezzo del loro destino e si consegnano concretamente, fisicamente, materialmente alle mani di chi vorrà riceverle, stamparle, modificarle e a sua volta potrà tornare a condividerle perché altri, in luoghi lontani e sconosciuti, possano scaricarle, stamparle, modificarle e così via. Generando un circolo virtuoso di idee, cose e persone di cui oggi non sappiamo ancora immaginare i confini e le potenzialità.
3D printing, materials for additive manufacturing, society challenge, frugal innovation
Stampa 3D, materiali per la manifattura additiva, sfide per la società, innovazione frugale
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