Il contributo affronta la questione del turismo d’affari e culturale a Lione in relazione alla trasformazione della parte meridionale della Presq’île di Lione, in particolare per quanto riguarda il rapporto tra nuovi interventi, paesaggio tecnico, paesaggio fluviale, paesaggio “naturale”. A seguito del progressivo declino dell’industria, Raymond Barre, sindaco della città, avvia nel 1995 il progetto Lyon-Confluence, nel 1997 oggetto di un concorso internazionale. Lo schema direttore prevede un vasto programma di abitazioni e uffici, un centro commerciale, un bacino nautico e attrezzature collettive. L’esperimento di rigenerazione urbana è affidato a importanti studi di architettura secondo lo slogan uno schema-mille progetti. In particolare il Musée des Confluences di Coop Himmelb(l)au. è entrato a far parte dei circuiti di visita della città, tanto che la Lyon City Boat organizza un apposito tour “Destinazione confluenza” che dalla vecchia Lione conduce fino alla punta meridionale della penisola. La penisola a forma di triangolo allungato, la cui base poggia sulla città storica, la cui punta si bagna nelle acque dove confluiscono i due fiumi Saona e Rodan,o nasce, nella sua estensione attuale, alla fine del XVIII secolo dal progetto dell’ingegnere e costruttore Antoine Perrache. Attraverso un’imponente opera di rettificazione e regimazione del Rodano la confluenza viene spostata a meridione, ricavando un terreno di circa duecento ettari disponibile per nuove costruzioni, che a partire dall’inizio del XIX secolo, grazie anche al nuovo sistema ferroviario, accoglie depositi, attività produttive e portuali. L’intervento intende indagare, attraverso una documentazione e riflessione critica, in che modo il progetto Lyon-Confluence si misuri con i caratteri del paesaggio storico fluviale della città.
Architettura, cantieri urbani e paesaggio fluviale a Lione: quale ruolo per il turismo
F. Bonfante
2017-01-01
Abstract
Il contributo affronta la questione del turismo d’affari e culturale a Lione in relazione alla trasformazione della parte meridionale della Presq’île di Lione, in particolare per quanto riguarda il rapporto tra nuovi interventi, paesaggio tecnico, paesaggio fluviale, paesaggio “naturale”. A seguito del progressivo declino dell’industria, Raymond Barre, sindaco della città, avvia nel 1995 il progetto Lyon-Confluence, nel 1997 oggetto di un concorso internazionale. Lo schema direttore prevede un vasto programma di abitazioni e uffici, un centro commerciale, un bacino nautico e attrezzature collettive. L’esperimento di rigenerazione urbana è affidato a importanti studi di architettura secondo lo slogan uno schema-mille progetti. In particolare il Musée des Confluences di Coop Himmelb(l)au. è entrato a far parte dei circuiti di visita della città, tanto che la Lyon City Boat organizza un apposito tour “Destinazione confluenza” che dalla vecchia Lione conduce fino alla punta meridionale della penisola. La penisola a forma di triangolo allungato, la cui base poggia sulla città storica, la cui punta si bagna nelle acque dove confluiscono i due fiumi Saona e Rodan,o nasce, nella sua estensione attuale, alla fine del XVIII secolo dal progetto dell’ingegnere e costruttore Antoine Perrache. Attraverso un’imponente opera di rettificazione e regimazione del Rodano la confluenza viene spostata a meridione, ricavando un terreno di circa duecento ettari disponibile per nuove costruzioni, che a partire dall’inizio del XIX secolo, grazie anche al nuovo sistema ferroviario, accoglie depositi, attività produttive e portuali. L’intervento intende indagare, attraverso una documentazione e riflessione critica, in che modo il progetto Lyon-Confluence si misuri con i caratteri del paesaggio storico fluviale della città.File | Dimensione | Formato | |
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