Il libro, che fa parte della collana Theoria diretta da Massimo Fagioli per i tipi Aion, con comitato scientifico internazionale, raccoglie una serie di scritti legati ad occasioni particolari come conferenze, lezioni e contributi su rivista, qui divisi secondo cinque ambiti tematici, parte dall’indagine sul significato del termine di ricostruzione nel dibattito contemporaneo sulla città. A partire dalla mostra Rational Architecture. The reconstruction of the European City (Brussels, 1978), che rappresenta un sequel a scala internazionale della mostra Architettura razionale coordinata da Aldo Rossi alla Triennale di Milano (Milano, 1973), il concetto di ricostruzione, applicato al caso particolare della città europea, viene introdotto a suggellare una generazione di architetti e studiosi di questioni urbane, che nella definizione di razionalismo intendono prevalentemente rifarsi alla nozione di città e architettura espressa dalla ben nota definizione albertiana. L’albertiana arte del costruire viene qui declinata, dal punto di vista urbano, come arte del ri-costruire i caratteri propri della città storica europea. Basandosi e ponendosi in continuità con gli studi urbani italiani degli anni Sessanta – a partire da quelli di Muratori su Venezia, di Aymonino e Rossi su Padova –, la ricerca francese concentrata intorno agli Archives d’Architecture Moderne (A.A.M.), così come la loro ricaduta operativa nella ricostruzione critica delle città tedesche, il libro mette in luce su diversi fronti le potenzialità insite nel patrimonio tramandato dalla storia urbana, visto come caposaldo resistente alle tendenze in atto che proclamano la fine della città e la sua dissoluzione a scala territoriale, infrastrutturale o paesaggistico. La revisione critica alle componenti riduttive dell’urbanistica moderna riparte qui dalla tradizione della città compatta europea, intesa non solo in termini conservativi, ma in quanto portatrice di principi validi per la progettazione della città attuale. Il libro si propone anche come momento di riflessione sul pensiero e l’opera di alcune figure di riferimento ancora oggi esemplari rispetto ad un atteggiamento razionale nei confronti della realtà delle città storiche e alla possibilità attuale di una loro ri-costruzione dal punto di vista tipo-morfologico. A complemento di questa indagine teorico-critica, vengono qui illustrati alcuni lavori di ricerca progettuale e analitica quali momenti di verifica e messa in pratica dei principi di ricostruzione assunti come fondamento di riferimento.

Ricostruzione critica come principio urbano e altri scritti

M. Caja
2017-01-01

Abstract

Il libro, che fa parte della collana Theoria diretta da Massimo Fagioli per i tipi Aion, con comitato scientifico internazionale, raccoglie una serie di scritti legati ad occasioni particolari come conferenze, lezioni e contributi su rivista, qui divisi secondo cinque ambiti tematici, parte dall’indagine sul significato del termine di ricostruzione nel dibattito contemporaneo sulla città. A partire dalla mostra Rational Architecture. The reconstruction of the European City (Brussels, 1978), che rappresenta un sequel a scala internazionale della mostra Architettura razionale coordinata da Aldo Rossi alla Triennale di Milano (Milano, 1973), il concetto di ricostruzione, applicato al caso particolare della città europea, viene introdotto a suggellare una generazione di architetti e studiosi di questioni urbane, che nella definizione di razionalismo intendono prevalentemente rifarsi alla nozione di città e architettura espressa dalla ben nota definizione albertiana. L’albertiana arte del costruire viene qui declinata, dal punto di vista urbano, come arte del ri-costruire i caratteri propri della città storica europea. Basandosi e ponendosi in continuità con gli studi urbani italiani degli anni Sessanta – a partire da quelli di Muratori su Venezia, di Aymonino e Rossi su Padova –, la ricerca francese concentrata intorno agli Archives d’Architecture Moderne (A.A.M.), così come la loro ricaduta operativa nella ricostruzione critica delle città tedesche, il libro mette in luce su diversi fronti le potenzialità insite nel patrimonio tramandato dalla storia urbana, visto come caposaldo resistente alle tendenze in atto che proclamano la fine della città e la sua dissoluzione a scala territoriale, infrastrutturale o paesaggistico. La revisione critica alle componenti riduttive dell’urbanistica moderna riparte qui dalla tradizione della città compatta europea, intesa non solo in termini conservativi, ma in quanto portatrice di principi validi per la progettazione della città attuale. Il libro si propone anche come momento di riflessione sul pensiero e l’opera di alcune figure di riferimento ancora oggi esemplari rispetto ad un atteggiamento razionale nei confronti della realtà delle città storiche e alla possibilità attuale di una loro ri-costruzione dal punto di vista tipo-morfologico. A complemento di questa indagine teorico-critica, vengono qui illustrati alcuni lavori di ricerca progettuale e analitica quali momenti di verifica e messa in pratica dei principi di ricostruzione assunti come fondamento di riferimento.
2017
Aión Edizioni
9788898262601
Tipologia e città storica
Ricostruzione critica
Razionalismo e Realismo
Tettonica e facciata
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