In concomitanza con Expo 2015, OC-OPEN CITY ha deciso di affrontare le sfide dell’evento milanese proponendo una spiccata attenzione ai temi del paesaggio e dell’agricoltura, sintetizzata nel titolo Feeding (the) Landscape - A new Green-Active Museum for Agriculture. In questa prospettiva ha portato a Milano due eventi importanti: il primo riferito alla costruzione di un padiglione sul sito EXPO, a testimoniare l’importanza della terra piacentina e del paesaggio, di cui l’architettura, attraverso la metafora della ‘zolla’, si fa portavoce; il secondo riferito all’evento realizzato all’interno dello Spazio Pirelli, un momento importante non solo per l’International Summer School , ma anche per l’ambito disciplinare del Politecnico di Milano. Questo evento infatti ha avuto un doppio significato: - da una parte si è trattato di un confronto particolarmente proficuo in cui l’iniziativa scientifica e didattica del Politecnico di Milano, giunta alla sesta edizione, si è inserita in quello che, nel 2015, è stato l’evento culturale di maggior innovazione e rilievo in campo architettonico; - dall’altra ha permesso, attraverso la successione dei contributi, di affrontare sotto diversi punti di vista un aspetto tematico di grande attualità, come gli impatti che il ciclo del cibo (produzione, distribuzione, consumo) ha sugli assetti fisici e spaziali dei nostri territori, diventando così fattori di trasformazione dei paesaggi. Lo sfondo culturale ha coinvolto tre diversi tipi di -scape: Food-Scape, che mira ad integrare l’espressione fisica dei tre pilastri del ciclo del cibo: la produzione (in orti urbani e parchi agricoli), la distribuzione (attraverso mercati, capaci anche di muoversi attraverso dispositivi mobili) e il consumo (nei ristoranti di nuova generazione); Expo-Scape, che punta alla reinterpretazione del titolo di Expo Feeding the Planet attraverso un punto di vista maggiormente orientato verso le discipline dello spazio, proprie della progettazione architettonica e urbana; Land-Scape, che osserva invece il paesaggio a diverse scale di interazione e con diverse gerarchie, attraverso un nuovo punto di vista che legge il suolo come una risorsa attiva e preziosa, capace di modificare il sistema produttivo e di riattivare interi ambiti urbani, oggi abbandonati o sottoutilizzati.

OC International Summer School Politecnico di Milano

Guya, Bertelli;Michele Roda
2017-01-01

Abstract

In concomitanza con Expo 2015, OC-OPEN CITY ha deciso di affrontare le sfide dell’evento milanese proponendo una spiccata attenzione ai temi del paesaggio e dell’agricoltura, sintetizzata nel titolo Feeding (the) Landscape - A new Green-Active Museum for Agriculture. In questa prospettiva ha portato a Milano due eventi importanti: il primo riferito alla costruzione di un padiglione sul sito EXPO, a testimoniare l’importanza della terra piacentina e del paesaggio, di cui l’architettura, attraverso la metafora della ‘zolla’, si fa portavoce; il secondo riferito all’evento realizzato all’interno dello Spazio Pirelli, un momento importante non solo per l’International Summer School , ma anche per l’ambito disciplinare del Politecnico di Milano. Questo evento infatti ha avuto un doppio significato: - da una parte si è trattato di un confronto particolarmente proficuo in cui l’iniziativa scientifica e didattica del Politecnico di Milano, giunta alla sesta edizione, si è inserita in quello che, nel 2015, è stato l’evento culturale di maggior innovazione e rilievo in campo architettonico; - dall’altra ha permesso, attraverso la successione dei contributi, di affrontare sotto diversi punti di vista un aspetto tematico di grande attualità, come gli impatti che il ciclo del cibo (produzione, distribuzione, consumo) ha sugli assetti fisici e spaziali dei nostri territori, diventando così fattori di trasformazione dei paesaggi. Lo sfondo culturale ha coinvolto tre diversi tipi di -scape: Food-Scape, che mira ad integrare l’espressione fisica dei tre pilastri del ciclo del cibo: la produzione (in orti urbani e parchi agricoli), la distribuzione (attraverso mercati, capaci anche di muoversi attraverso dispositivi mobili) e il consumo (nei ristoranti di nuova generazione); Expo-Scape, che punta alla reinterpretazione del titolo di Expo Feeding the Planet attraverso un punto di vista maggiormente orientato verso le discipline dello spazio, proprie della progettazione architettonica e urbana; Land-Scape, che osserva invece il paesaggio a diverse scale di interazione e con diverse gerarchie, attraverso un nuovo punto di vista che legge il suolo come una risorsa attiva e preziosa, capace di modificare il sistema produttivo e di riattivare interi ambiti urbani, oggi abbandonati o sottoutilizzati.
2017
MILANO CAPITALE DEL MODERNO
978-19-45150-71-5
Expo, Paesaggio, Cibo, Innovazione, Landscape
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