La vicenda degli scali ferroviari conferma la tesi che la rigenerazione urbana non è un processo lineare. La proposta di trasformazione prende avvio al termine della stagione urbanistica di riqualificazione dei grandi impianti dismessi di Milano, ma segna una discontinuità rispetto alle politiche consolidate per la città. Il contributo intende evidenziare i molteplici aspetti originali di questo processo, che ha investito una dimensione territoriale significativa, ma soprattutto è maturato attraverso un percorso fortemente conflittuale, in un’arena particolarmente critica. Il progetto urbanistico ed infrastrutturale ha intercettato infatti numerose questioni sostanziali della disciplina, di natura spaziale, negoziale e regolamentare, si è alimentato nell’ascolto attivo della cittadinanza e ha provato ad esplorare fattivamente il tema della infrastrutturazione ecologica e sociale. La ratifica dell’Accordo di Programma e l’approvazione contestuale del Documento di Visione Strategica, nell’estate 2017, chiudono una fase ma aprono anche verso un racconto plurale della complessità della metropoli contemporanea.
Rigenerazione urbana al plurale. La trasformazione degli scali ferroviari a Milano
L. Pogliani
2017-01-01
Abstract
La vicenda degli scali ferroviari conferma la tesi che la rigenerazione urbana non è un processo lineare. La proposta di trasformazione prende avvio al termine della stagione urbanistica di riqualificazione dei grandi impianti dismessi di Milano, ma segna una discontinuità rispetto alle politiche consolidate per la città. Il contributo intende evidenziare i molteplici aspetti originali di questo processo, che ha investito una dimensione territoriale significativa, ma soprattutto è maturato attraverso un percorso fortemente conflittuale, in un’arena particolarmente critica. Il progetto urbanistico ed infrastrutturale ha intercettato infatti numerose questioni sostanziali della disciplina, di natura spaziale, negoziale e regolamentare, si è alimentato nell’ascolto attivo della cittadinanza e ha provato ad esplorare fattivamente il tema della infrastrutturazione ecologica e sociale. La ratifica dell’Accordo di Programma e l’approvazione contestuale del Documento di Visione Strategica, nell’estate 2017, chiudono una fase ma aprono anche verso un racconto plurale della complessità della metropoli contemporanea.File | Dimensione | Formato | |
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