Il progetto interviene sul complesso dell’attuale Biblioteca Nazionale del Vietnam, proponendo due differenti soluzioni, che prevedono la demolizione di parte degli edifici esistenti, il restauro e la rifunzionalizzazione di quelli costruiti più di cinquant’anni fa, la costruzione di nuovi volumi architettonici e di un’area ipogea di connessione tra i vari fabbricati, salvaguardando i grandi alberi del giardino, che viene trasformato da giardino “alla francese” a giardino tipicamente vietnamita. La prima soluzione prevede una grande "Arca della Cultura", sospesa su pilotis che emergono da un'ampia vasca d'acqua su cui l'edificio si specchia. Al di sotto della vasca d'acqua vi è un vasto ipogeo, dove sono presenti una parte significativa delle funzioni bibliotecarie. In tal modo da un lato si realizza un'architettura riconoscibile e di grande impatto, dall'altro si riesce a liberare quanto più possibile la vista degli edifici storici, valorizzandoli e rendendo il parco ben visibile dall'esterno. Al piano ipogeo si accede dal padiglione centrale esistente (hall di ingresso della biblioteca). Nella sala ipogea si trovano i servizi di informazioni e prestito, opac e internet, sezioni a scaffale, l'“electronic library”, l'area riviste e giornali, la sezione bambini, sale studio e spazi per gruppi, reference, guardaroba e servizi. La grande sala ipogea si presenta come un grande open space, luminoso e flessibile, sul cui soffitto vetrato vi è lo specchio d'acqua (che ha anche funzione di regolazione bioclimatica), ombreggiato dal volume sospeso dell'Arca e da boschetti di bamboo piantati in vasche lungo il perimetro. Nella ali laterali dell'ipogeo sono collocati inoltre gli spazi espositivi del Museo del Libro, collegato con un altro dei padiglioni storici, e la caffetteria, accessibile anche dal piano terra, direttamente sia dal parco sia dalla strada. Dall'ipogeo, mediante scale e ascensori, si accede al volume sospeso dell'Arca, dove vi sono tutte le altre funzioni della biblioteca, le varie sezioni a scaffale aperto, tavoli di lettura e consultazione, carrel, sale gruppi e sale studio, postazioni internet e opac, banconi di reference, etc. L'interno dell’Arca ha piani sfalsati, con affacci tra un piano e l'altro e ampi cavedi da cui si vede la sovrapposizione dei piani e la successione degli scaffali dei libri. Sul tetto dell'edificio vi sarà una vasta terrazza, parzialmente coperta e aperta al pubblico, da cui godere della vista della città. La struttura dell’Arca è in legno lamellare e acciaio, su pilotis sagomati in cemento armato; le falde laterali inclinate in acciaio e vetro, con doppia vetrata protetta da frangisole costruiti da una sovrapposizione di varie orditure in alluminio. Nell'intercapedine tra le due vetrate vi saranno schermature in bamboo. Sulla copertura della terrazza saranno collocati i pannelli solari. Al di sotto dell'ipogeo è previsto un secondo piano interrato, dove vi saranno il deposito chiuso, il deposito compatto, i laboratori per il trattamento dei libri, il collegamento con il parcheggio interrato e con l'area del carico-scarico. Altre funzioni, richieste dal programma funzionale (Conference/Training Center, Centro del libro, Uffici), verranno collocate negli edifici posti sui lati del giardino, di cui verranno mantenute le facciate esistenti e rifatti integralmente gli interni. Anche tali edifici verranno collegati con l’ipogeo. Questa soluzione si richiama all'architettura tradizionale del Vietnam delle Communal House: le Dihn Lang e soprattutto le Nhà Rông, espressione più autentica della cultura vietnamita (essendo la tipologia a pagoda delle Dihn Lang di influenza cinese e indiana), fortemente radicate nell'immaginario collettivo. Le Communal House, infatti, erano e sono un importante luogo di riferimento per la collettività e la comunità locale, luogo di socializzazione, simbolo della comunità locale, vero caposaldo per i villaggi. Parimenti, la biblioteca dovrà diventare un simbolo della comunità locale, che conserva il sapere e la memoria del passato, ma è al contempo laboratorio multimediale del futuro e luogo di aggregazione sociale. Delle Nhà Rông l'architettura della nuova biblioteca richiama l'idea del grande volume sospeso su pilastri, con falde inclinate e schermi frangisole, al cui interno vi è un grande spazio a tutt'altezza. Si intende dunque risalire alle radici dell'architettura vietnamita, ma reinterpretandola in chiave spiccatamente contemporanea.

CONCORSO INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA AD INVITI, PRIMO PREMIO. Biblioteca Nazionale del Vietnam, Hanoi_2013 Riqualificazione e ampliamento della Biblioteca di Stato, Hanoi, Committente: Governo del Vietnam, Ministero della Cultura in collaborazione con VNCC, Hanoi

muscogiuri
2013-01-01

Abstract

Il progetto interviene sul complesso dell’attuale Biblioteca Nazionale del Vietnam, proponendo due differenti soluzioni, che prevedono la demolizione di parte degli edifici esistenti, il restauro e la rifunzionalizzazione di quelli costruiti più di cinquant’anni fa, la costruzione di nuovi volumi architettonici e di un’area ipogea di connessione tra i vari fabbricati, salvaguardando i grandi alberi del giardino, che viene trasformato da giardino “alla francese” a giardino tipicamente vietnamita. La prima soluzione prevede una grande "Arca della Cultura", sospesa su pilotis che emergono da un'ampia vasca d'acqua su cui l'edificio si specchia. Al di sotto della vasca d'acqua vi è un vasto ipogeo, dove sono presenti una parte significativa delle funzioni bibliotecarie. In tal modo da un lato si realizza un'architettura riconoscibile e di grande impatto, dall'altro si riesce a liberare quanto più possibile la vista degli edifici storici, valorizzandoli e rendendo il parco ben visibile dall'esterno. Al piano ipogeo si accede dal padiglione centrale esistente (hall di ingresso della biblioteca). Nella sala ipogea si trovano i servizi di informazioni e prestito, opac e internet, sezioni a scaffale, l'“electronic library”, l'area riviste e giornali, la sezione bambini, sale studio e spazi per gruppi, reference, guardaroba e servizi. La grande sala ipogea si presenta come un grande open space, luminoso e flessibile, sul cui soffitto vetrato vi è lo specchio d'acqua (che ha anche funzione di regolazione bioclimatica), ombreggiato dal volume sospeso dell'Arca e da boschetti di bamboo piantati in vasche lungo il perimetro. Nella ali laterali dell'ipogeo sono collocati inoltre gli spazi espositivi del Museo del Libro, collegato con un altro dei padiglioni storici, e la caffetteria, accessibile anche dal piano terra, direttamente sia dal parco sia dalla strada. Dall'ipogeo, mediante scale e ascensori, si accede al volume sospeso dell'Arca, dove vi sono tutte le altre funzioni della biblioteca, le varie sezioni a scaffale aperto, tavoli di lettura e consultazione, carrel, sale gruppi e sale studio, postazioni internet e opac, banconi di reference, etc. L'interno dell’Arca ha piani sfalsati, con affacci tra un piano e l'altro e ampi cavedi da cui si vede la sovrapposizione dei piani e la successione degli scaffali dei libri. Sul tetto dell'edificio vi sarà una vasta terrazza, parzialmente coperta e aperta al pubblico, da cui godere della vista della città. La struttura dell’Arca è in legno lamellare e acciaio, su pilotis sagomati in cemento armato; le falde laterali inclinate in acciaio e vetro, con doppia vetrata protetta da frangisole costruiti da una sovrapposizione di varie orditure in alluminio. Nell'intercapedine tra le due vetrate vi saranno schermature in bamboo. Sulla copertura della terrazza saranno collocati i pannelli solari. Al di sotto dell'ipogeo è previsto un secondo piano interrato, dove vi saranno il deposito chiuso, il deposito compatto, i laboratori per il trattamento dei libri, il collegamento con il parcheggio interrato e con l'area del carico-scarico. Altre funzioni, richieste dal programma funzionale (Conference/Training Center, Centro del libro, Uffici), verranno collocate negli edifici posti sui lati del giardino, di cui verranno mantenute le facciate esistenti e rifatti integralmente gli interni. Anche tali edifici verranno collegati con l’ipogeo. Questa soluzione si richiama all'architettura tradizionale del Vietnam delle Communal House: le Dihn Lang e soprattutto le Nhà Rông, espressione più autentica della cultura vietnamita (essendo la tipologia a pagoda delle Dihn Lang di influenza cinese e indiana), fortemente radicate nell'immaginario collettivo. Le Communal House, infatti, erano e sono un importante luogo di riferimento per la collettività e la comunità locale, luogo di socializzazione, simbolo della comunità locale, vero caposaldo per i villaggi. Parimenti, la biblioteca dovrà diventare un simbolo della comunità locale, che conserva il sapere e la memoria del passato, ma è al contempo laboratorio multimediale del futuro e luogo di aggregazione sociale. Delle Nhà Rông l'architettura della nuova biblioteca richiama l'idea del grande volume sospeso su pilastri, con falde inclinate e schermi frangisole, al cui interno vi è un grande spazio a tutt'altezza. Si intende dunque risalire alle radici dell'architettura vietnamita, ma reinterpretandola in chiave spiccatamente contemporanea.
2013
National Library
Hanoi
Viet Nam
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1037589
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