Il volume si occupa del processo di definizione della forma nella progettazione architettonica, con l’obiettivo di fermare i temi alla base della tradizione disciplinare, partendo dal ruolo del tipo in architettura e proseguendo attraverso diverse possibilità di lettura dei caratteri architettonici degli edifici: mediante categorie relazionali o, all’opposto, per singoli elementi estratti dall’insieme architettonico. Uno sguardo aperto che riconosce nella narrazione introdotta da Luigi Spinelli sull’architettura della città nella Milano del XX secolo, il valore dell’identità locale. L’edificio residenziale milanese degli anni ’30 e del secondo dopoguerra fino agli anni ’80, è l’oggetto delle letture perché è esemplificativo del passaggio tra Novecentismo e Razionalismo. Un’alternanza attuata non solo sulle regole compositive del tipo edilizio ma anche attraverso il rinnovamento del linguaggio e del rapporto con la strada urbana. Orizzonti del progetto ed esperienze di architettura servono quindi simultaneamente per avvicinarci alla pratica del mestiere sostenuta dalla teoria dell’architettura. Per imparare come si fa, perché solo così incrociamo la regola oltre alla forma, che insieme diventano la traccia che ci insegna a comporre il progetto, le sue variazioni, i movimenti, gli artifici tecnici.

Orizzonti del Progetto | Esperienze di architettura. L'edificio residenziale milanese del '900

COPPETTI, BARBARA
2017-01-01

Abstract

Il volume si occupa del processo di definizione della forma nella progettazione architettonica, con l’obiettivo di fermare i temi alla base della tradizione disciplinare, partendo dal ruolo del tipo in architettura e proseguendo attraverso diverse possibilità di lettura dei caratteri architettonici degli edifici: mediante categorie relazionali o, all’opposto, per singoli elementi estratti dall’insieme architettonico. Uno sguardo aperto che riconosce nella narrazione introdotta da Luigi Spinelli sull’architettura della città nella Milano del XX secolo, il valore dell’identità locale. L’edificio residenziale milanese degli anni ’30 e del secondo dopoguerra fino agli anni ’80, è l’oggetto delle letture perché è esemplificativo del passaggio tra Novecentismo e Razionalismo. Un’alternanza attuata non solo sulle regole compositive del tipo edilizio ma anche attraverso il rinnovamento del linguaggio e del rapporto con la strada urbana. Orizzonti del progetto ed esperienze di architettura servono quindi simultaneamente per avvicinarci alla pratica del mestiere sostenuta dalla teoria dell’architettura. Per imparare come si fa, perché solo così incrociamo la regola oltre alla forma, che insieme diventano la traccia che ci insegna a comporre il progetto, le sue variazioni, i movimenti, gli artifici tecnici.
2017
Maggioli
978-88-916-2485-7
tipologie edilizie; didattica della forma; architettura
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