Il testo offre una analisi delle dinamiche di mobilità pendolare in sei aree metropolitane italiane (Torino, Milano, Firenze Roma, Napoli, Palermo), Le dinamiche accennate che sono spia di più generali trasformazioni socio-economiche e negli stili di vita, pongono sfide evidenti alle politiche urbane e non solo a quelle per la mobilità. Il saggio propone di lavorare in un’ottica di riorganizzazione della domanda di mobilità, superando una tendenza che ha sino ad ora prevalso di continua rincorsa della domanda con nuova offerta di infrastrutture e trasporti . In questo senso lavorare in un'ottica di riorganizzazione della domanda implica "imparare dalle pratiche" che, spesso e soprattutto nelle forme di condivisione di servizi, mezzi e spazi, offrono risposte più efficaci rispetto a politiche istituzionali top-down, ma al contempo anche mettere in campo politiche di «policy packaging». Questo significa da un lato sostenere, valorizzare e diffondere quelle iniziative promosse dal basso a carattere sperimentale ed innovativo, perché ogni tipo di innovazione ha la necessità di essere inscritta e riconosciuta socialmente all’interno di un frame istituzionale. Dall’altro, implica la opportunità che i governi metropolitani intercettino alcune politiche di settore (statali, regionali e di agenzie pubbliche) da inscrivere entro i propri piani di azione per creare valore aggiunto per i loro territori, secondo modalità che non dovrebbero essere lasciate a iniziative puramente volontaristiche e legate al caso
Sei aree metropolitane a confronto. Pratiche di mobilità emergenti e sfide per le politiche urbane
PUCCI, PAOLA
2017-01-01
Abstract
Il testo offre una analisi delle dinamiche di mobilità pendolare in sei aree metropolitane italiane (Torino, Milano, Firenze Roma, Napoli, Palermo), Le dinamiche accennate che sono spia di più generali trasformazioni socio-economiche e negli stili di vita, pongono sfide evidenti alle politiche urbane e non solo a quelle per la mobilità. Il saggio propone di lavorare in un’ottica di riorganizzazione della domanda di mobilità, superando una tendenza che ha sino ad ora prevalso di continua rincorsa della domanda con nuova offerta di infrastrutture e trasporti . In questo senso lavorare in un'ottica di riorganizzazione della domanda implica "imparare dalle pratiche" che, spesso e soprattutto nelle forme di condivisione di servizi, mezzi e spazi, offrono risposte più efficaci rispetto a politiche istituzionali top-down, ma al contempo anche mettere in campo politiche di «policy packaging». Questo significa da un lato sostenere, valorizzare e diffondere quelle iniziative promosse dal basso a carattere sperimentale ed innovativo, perché ogni tipo di innovazione ha la necessità di essere inscritta e riconosciuta socialmente all’interno di un frame istituzionale. Dall’altro, implica la opportunità che i governi metropolitani intercettino alcune politiche di settore (statali, regionali e di agenzie pubbliche) da inscrivere entro i propri piani di azione per creare valore aggiunto per i loro territori, secondo modalità che non dovrebbero essere lasciate a iniziative puramente volontaristiche e legate al casoFile | Dimensione | Formato | |
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