In questa nota vengono presentati i metodi applicati e i risultati ottenuti in una recente analisi della pericolosità da frana, condotta sul territorio del Bacino del Fiume Arno nell’ambito di una convenzione tra l’Autorità di Bacino e il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze (2002-2005). Tutti i dati acquisiti, confluiti in una banca dati GIS, sono stati sintetizzati in carte tematiche e in una carta inventario delle frane. La sovrapposizione dei fattori predisponenti selezionati (pendenza, litologia, uso del suolo, curvatura di profilo e area drenata) ha permesso di definire le unità elementari per il trattamento statistico (Unità Territoriali Omogenee: UTO). La valutazione della pericolosità è stata estesa alle aree prive di movimenti franosi utilizzando metodi statistici multivariati implementati in Reti Neurali Artificiali. L’area di studio è stata suddivisa in cinque Macroaree morfologicamente e geologicamente omogenee: per ogni Macroarea, i predittori neurali sono stati addestrati su un opportuno sottoinsieme di dati, applicando poi i migliori all’intero data-set al fine di generare valori previsti dell’indice di suscettibilità per ogni UTO. Infine, i valori di uscita sono stati riclassificati in differenti livelli di pericolosità in base a criteri di soglia e validati per confronto con l’inventario. Una percentuale di area in frana compresa tra l’81 e il 96% risulta correttamente classificata dalla previsione nelle varie Macroaree
Analisi della suscettibilità da frana a scala di bacino (Bacino del Fiume Arno, Toscana-Umbria, Italia)
MENDUNI, GIOVANNI;
2006-01-01
Abstract
In questa nota vengono presentati i metodi applicati e i risultati ottenuti in una recente analisi della pericolosità da frana, condotta sul territorio del Bacino del Fiume Arno nell’ambito di una convenzione tra l’Autorità di Bacino e il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze (2002-2005). Tutti i dati acquisiti, confluiti in una banca dati GIS, sono stati sintetizzati in carte tematiche e in una carta inventario delle frane. La sovrapposizione dei fattori predisponenti selezionati (pendenza, litologia, uso del suolo, curvatura di profilo e area drenata) ha permesso di definire le unità elementari per il trattamento statistico (Unità Territoriali Omogenee: UTO). La valutazione della pericolosità è stata estesa alle aree prive di movimenti franosi utilizzando metodi statistici multivariati implementati in Reti Neurali Artificiali. L’area di studio è stata suddivisa in cinque Macroaree morfologicamente e geologicamente omogenee: per ogni Macroarea, i predittori neurali sono stati addestrati su un opportuno sottoinsieme di dati, applicando poi i migliori all’intero data-set al fine di generare valori previsti dell’indice di suscettibilità per ogni UTO. Infine, i valori di uscita sono stati riclassificati in differenti livelli di pericolosità in base a criteri di soglia e validati per confronto con l’inventario. Una percentuale di area in frana compresa tra l’81 e il 96% risulta correttamente classificata dalla previsione nelle varie MacroareeFile | Dimensione | Formato | |
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