Il Centro Commerciale si chiama, con malcelata ambizione, il Centro di Milano. È a tutti gli effetti un centro d’attrazione straordinario che richiama tutto il circondario per la scelta commerciale dei suoi negozi e per l’efficienza e la qualità dell’ambiente e del servizio. Appare al di là del grande parcheggio alberato con un lungo fronte articolato, ombreggiato da un porticato in legno sostenuto da robuste colonne in marmo verde delle Alpi. Gli ingressi sono segnalati da costruzioni aggettanti più alte, anch’esse realizzate in legno che interrompono la linea della tettoia e anticipano la dimensione della galleria centrale sulla quale affacciano duecento negozi dalle insegne tra le più attuali e ricercate del momento. La Galleria è tutta a doppia altezza con un soffitto trasparente in legno. È sostenuto da colonne che in prossimità delle travi si dividono per aumentare la porzione di sostegno e per alleggerire l’impatto dell’esile copertura. L’ambiente conquista così una luminosità straordinaria e il passaggio tra i negozi rievoca con efficacia il passeggiare nei marciapiedi dei centri storici. Il fronte delle vetrine è interrotto qua e là da piazze con ristoranti e caffetterie. Ci sono aree per sostare e per incontrarsi, ampie e confortevoli con piccoli chioschi con giornalai e gelaterie. La più grande è la piazza esagonale che introduce al supermercato e che da accesso con una lunga rampa al piano delle balconate. Fuori dal supermercato, protetto da un ampio portico ombreggiato, è sistemata una vasta area dedicata alla vendita dei fiori, dei bulbi e del piccolo materiale da giardinaggio. Tutto il Centro è ritagliato all’interno di un contesto verde che cinta l’intervento in una cornice naturale che si unisce in un tutt’uno con la bella Cascina Valera, con i campi sopravvissuti alla disordinata espansione urbana della fine del secolo scorso e in parte riconvertiti ora in orti per la produzione di verdure e ortaggi venduti freschi freschi nei banchi del Supermercato. I nuovi edifici riducono fortemente l’impatto del costruito sul paesaggio. Tutto l’ambiente, liberato dai ripetuti volumi chiusi e sordi dei capannoni industriali, appare sensibilmente più aperto e naturale. La nuova circolazione, generosa ed efficiente, rende l’area percettibilmente più penetrabile e usufruibile da tutti. L’aspetto ostile delle recinzioni è sostituito da vasti spazi aperti, moderni ed accessibili, con costruzioni, seppur di grandi dimensioni, trattate con proporzioni umane e con materiali rispettosi della originale destinazione rurale della campagna a nord di Milano. Deve diventare un obiettivo del mondo contemporaneo saper approfittare delle attuali conoscenze e sensibilità per trasformare le aree industriali abbandonate nelle periferie delle grandi città e rigenerarle con nuove attività più adatte alle necessità della vita, più stimolanti e fertili per una rinaturalizzazione dell’ambiente urbano. Benvenuto nuovo Centro di Milano

Centro Commerciale "il Centro" - Arese

DE LUCCHI, MICHELE
2016-01-01

Abstract

Il Centro Commerciale si chiama, con malcelata ambizione, il Centro di Milano. È a tutti gli effetti un centro d’attrazione straordinario che richiama tutto il circondario per la scelta commerciale dei suoi negozi e per l’efficienza e la qualità dell’ambiente e del servizio. Appare al di là del grande parcheggio alberato con un lungo fronte articolato, ombreggiato da un porticato in legno sostenuto da robuste colonne in marmo verde delle Alpi. Gli ingressi sono segnalati da costruzioni aggettanti più alte, anch’esse realizzate in legno che interrompono la linea della tettoia e anticipano la dimensione della galleria centrale sulla quale affacciano duecento negozi dalle insegne tra le più attuali e ricercate del momento. La Galleria è tutta a doppia altezza con un soffitto trasparente in legno. È sostenuto da colonne che in prossimità delle travi si dividono per aumentare la porzione di sostegno e per alleggerire l’impatto dell’esile copertura. L’ambiente conquista così una luminosità straordinaria e il passaggio tra i negozi rievoca con efficacia il passeggiare nei marciapiedi dei centri storici. Il fronte delle vetrine è interrotto qua e là da piazze con ristoranti e caffetterie. Ci sono aree per sostare e per incontrarsi, ampie e confortevoli con piccoli chioschi con giornalai e gelaterie. La più grande è la piazza esagonale che introduce al supermercato e che da accesso con una lunga rampa al piano delle balconate. Fuori dal supermercato, protetto da un ampio portico ombreggiato, è sistemata una vasta area dedicata alla vendita dei fiori, dei bulbi e del piccolo materiale da giardinaggio. Tutto il Centro è ritagliato all’interno di un contesto verde che cinta l’intervento in una cornice naturale che si unisce in un tutt’uno con la bella Cascina Valera, con i campi sopravvissuti alla disordinata espansione urbana della fine del secolo scorso e in parte riconvertiti ora in orti per la produzione di verdure e ortaggi venduti freschi freschi nei banchi del Supermercato. I nuovi edifici riducono fortemente l’impatto del costruito sul paesaggio. Tutto l’ambiente, liberato dai ripetuti volumi chiusi e sordi dei capannoni industriali, appare sensibilmente più aperto e naturale. La nuova circolazione, generosa ed efficiente, rende l’area percettibilmente più penetrabile e usufruibile da tutti. L’aspetto ostile delle recinzioni è sostituito da vasti spazi aperti, moderni ed accessibili, con costruzioni, seppur di grandi dimensioni, trattate con proporzioni umane e con materiali rispettosi della originale destinazione rurale della campagna a nord di Milano. Deve diventare un obiettivo del mondo contemporaneo saper approfittare delle attuali conoscenze e sensibilità per trasformare le aree industriali abbandonate nelle periferie delle grandi città e rigenerarle con nuove attività più adatte alle necessità della vita, più stimolanti e fertili per una rinaturalizzazione dell’ambiente urbano. Benvenuto nuovo Centro di Milano
2016
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1019021
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