Il saggio si colloca in una ricerca, condotta da un più ampio gruppo di autori, sul territorio del distretto industriale di Sassuolo (MO), di cui si osservano le dinamiche di trasformazione recente, tra processi di svuotamento e ritrazione, e prospettive di rilancio. In particolare il testo mette l’accento sul fatto che, al fine di recuperare l’attrattività e la competitività economica che ha in passato caratterizzato questo territorio, sia necessario che politiche e progetti urbani si pongano nella prospettiva di una riforma e riqualificazione sostanziale degli spazi del lavoro. I luoghi del lavoro devono essere luoghi di qualità. A questo scopo il progetto che li riguarda deve prendere le distanze dalle semplificazioni di logiche funzionali e prestazionali, per farsi progetto di paesaggio capace di interessare sia la scala minuta del suolo, delle sue forme e trattamenti, della aggregazione entro nuovi mix funzionali, sia la scala più ampia delle relazioni con il territorio, con le infrastrutture veloci, con le riserve di spazio agricolo ancora presenti. A partire da una serie di esplorazioni progettuali condotte sul territorio, il saggio riflette su alcuni temi più specifici: il ruolo che le “strade vetrina” possono avere nel ridare identità al territorio distrettuale; le possibili azioni di riforma sulle strade industriali in una sperimentazione che tiene insieme opere pubbliche e contributi privati; le innovazioni formali e tecnologiche associate a spazi produttivi “condominiali”.
Fare paesaggio muovendo dagli spazi del lavoro. Modelling Landscape Starting from Workscapes
Merlini, Chiara
2016-01-01
Abstract
Il saggio si colloca in una ricerca, condotta da un più ampio gruppo di autori, sul territorio del distretto industriale di Sassuolo (MO), di cui si osservano le dinamiche di trasformazione recente, tra processi di svuotamento e ritrazione, e prospettive di rilancio. In particolare il testo mette l’accento sul fatto che, al fine di recuperare l’attrattività e la competitività economica che ha in passato caratterizzato questo territorio, sia necessario che politiche e progetti urbani si pongano nella prospettiva di una riforma e riqualificazione sostanziale degli spazi del lavoro. I luoghi del lavoro devono essere luoghi di qualità. A questo scopo il progetto che li riguarda deve prendere le distanze dalle semplificazioni di logiche funzionali e prestazionali, per farsi progetto di paesaggio capace di interessare sia la scala minuta del suolo, delle sue forme e trattamenti, della aggregazione entro nuovi mix funzionali, sia la scala più ampia delle relazioni con il territorio, con le infrastrutture veloci, con le riserve di spazio agricolo ancora presenti. A partire da una serie di esplorazioni progettuali condotte sul territorio, il saggio riflette su alcuni temi più specifici: il ruolo che le “strade vetrina” possono avere nel ridare identità al territorio distrettuale; le possibili azioni di riforma sulle strade industriali in una sperimentazione che tiene insieme opere pubbliche e contributi privati; le innovazioni formali e tecnologiche associate a spazi produttivi “condominiali”.File | Dimensione | Formato | |
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