Il convegno, per esplicita volontà del Centro Studi Alberti e dei curatori del volume, ha avuto tra gli obiettivi quello di mettere a confronto ambiti disciplinari differenti i cui contributi hanno portato "allo scambio di saperi che hanno aperto prospettive e panorami nuovi e forieri di sviluppi". Oltre all'interdisciplinarietà il Convegno ha dato anche possibilità ai giovani di esporre le loro ricerche avanzate. In questo ambito la sottoscritta (l'unica del settore disciplinare del Restauro) è tornata sul tema dei Broletti, ovvero di quei manufatti architettonici che in Lombardia erano i luoghi dell'amministrazione della Giustizia e delle assemblee cittadine. I due casi messi a confronto hanno comportato scelte operative di restauro assolutamente diverse: mentre a Como il Broletto è stato, fine Ottocento, "decapitato" del sopralzo settecentesco, a Milano (ma negli anni Sessanta del Novecento) il Palazzo della Ragione, sopralzato dagli Austriaci su progetto di Francesco Croce per formarvi l'Archivio notarile, sempre nel Settecento, l'edificio è stato conservato con quella ancor oggi "scomoda" aggiunta. Due casi emblematici del modo di porsi dei restauratori a distanza di cent'anni. A chiudere il contributo, nei giorni in cui il volume andava in stampa, un incidentale scavo archeologico in aderenza al Broletto comasco, ma per fini di arredo urbano, ovvero per la necessità di realizzare le reti interrate, metteva in luce molte delle fondazioni dei precedenti edifici che costituivano l'intero sistema. Qui ne viene data documentazione in quanto lo scavo in brevissimo tempo è stato richiuso e le tracce delle costruzioni ancora ben leggibili sono state nuovamente sepolte sotto il nuovo piano di calpestio...
Due broletti, due sopralzi, due diverse sorti. Il broletto di Como e il palazzo della Ragione di Milano: restauri a confronto
Guarisco, G.
2016-01-01
Abstract
Il convegno, per esplicita volontà del Centro Studi Alberti e dei curatori del volume, ha avuto tra gli obiettivi quello di mettere a confronto ambiti disciplinari differenti i cui contributi hanno portato "allo scambio di saperi che hanno aperto prospettive e panorami nuovi e forieri di sviluppi". Oltre all'interdisciplinarietà il Convegno ha dato anche possibilità ai giovani di esporre le loro ricerche avanzate. In questo ambito la sottoscritta (l'unica del settore disciplinare del Restauro) è tornata sul tema dei Broletti, ovvero di quei manufatti architettonici che in Lombardia erano i luoghi dell'amministrazione della Giustizia e delle assemblee cittadine. I due casi messi a confronto hanno comportato scelte operative di restauro assolutamente diverse: mentre a Como il Broletto è stato, fine Ottocento, "decapitato" del sopralzo settecentesco, a Milano (ma negli anni Sessanta del Novecento) il Palazzo della Ragione, sopralzato dagli Austriaci su progetto di Francesco Croce per formarvi l'Archivio notarile, sempre nel Settecento, l'edificio è stato conservato con quella ancor oggi "scomoda" aggiunta. Due casi emblematici del modo di porsi dei restauratori a distanza di cent'anni. A chiudere il contributo, nei giorni in cui il volume andava in stampa, un incidentale scavo archeologico in aderenza al Broletto comasco, ma per fini di arredo urbano, ovvero per la necessità di realizzare le reti interrate, metteva in luce molte delle fondazioni dei precedenti edifici che costituivano l'intero sistema. Qui ne viene data documentazione in quanto lo scavo in brevissimo tempo è stato richiuso e le tracce delle costruzioni ancora ben leggibili sono state nuovamente sepolte sotto il nuovo piano di calpestio...File | Dimensione | Formato | |
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