La città ha nel tempo consolidato un rapporto privilegiato con la cultura delle immagini, affermandosi come luogo d’elezione della loro produzione, circolazione e conservazione, un ruolo che, dall’invenzione della stampa in poi, neppure l’ubiquità del web ha saputo realmente contenderle e che assume valenza assoluta quando la visualizzazione diventa riflessa, avendo per oggetto l’immagine urbana, sia essa presente passata o futura. La rappresentazione certo-iconografica non costituisce però un repertorio monolitico, poiché molteplici sono le finalità che promuovono la produzione di ciascuna raffigurazione, orientandone lo sguardo e i codici visuali. Inoltre la sua fruizione è ostacolata dalla dispersione in fondi, archivi e musei non intercomunicanti. Oggi però, all’interno di un piano di comunicazione integrato che si avvalga dei nuovi strumenti di rappresentazione, è possibile ricomporre delle immagini di città che, benché complesse e articolate, ne sappiano svelare l’identità e quella volontà di forma che ha tradotto i sistemi economico-funzionali vigenti in riconoscibili idee di un definito ordine fisico. Il contributo illustra un piano di comunicazione culturale per Milano e Bologna che, attraverso l’integrazione fra un apposito webGIS, una mostra multimediale ed un sistema di itinerari urbani, consente la lettura comparata del patrimonio visuale e la comunicazione dell’identità delle due città, svelandone le rispettive e contrastanti immagini: di paradigma d’innovazione e progresso per Milano e di costante fedeltà all’assetto gotico-mercantile per Bologna.

Riflessi urbani: un piano integrato per la fruizione del patrimonio visuale di Milano e Bologna

IAROSSI, MARIA POMPEIANA;SAVINI, MAURA
2015-01-01

Abstract

La città ha nel tempo consolidato un rapporto privilegiato con la cultura delle immagini, affermandosi come luogo d’elezione della loro produzione, circolazione e conservazione, un ruolo che, dall’invenzione della stampa in poi, neppure l’ubiquità del web ha saputo realmente contenderle e che assume valenza assoluta quando la visualizzazione diventa riflessa, avendo per oggetto l’immagine urbana, sia essa presente passata o futura. La rappresentazione certo-iconografica non costituisce però un repertorio monolitico, poiché molteplici sono le finalità che promuovono la produzione di ciascuna raffigurazione, orientandone lo sguardo e i codici visuali. Inoltre la sua fruizione è ostacolata dalla dispersione in fondi, archivi e musei non intercomunicanti. Oggi però, all’interno di un piano di comunicazione integrato che si avvalga dei nuovi strumenti di rappresentazione, è possibile ricomporre delle immagini di città che, benché complesse e articolate, ne sappiano svelare l’identità e quella volontà di forma che ha tradotto i sistemi economico-funzionali vigenti in riconoscibili idee di un definito ordine fisico. Il contributo illustra un piano di comunicazione culturale per Milano e Bologna che, attraverso l’integrazione fra un apposito webGIS, una mostra multimediale ed un sistema di itinerari urbani, consente la lettura comparata del patrimonio visuale e la comunicazione dell’identità delle due città, svelandone le rispettive e contrastanti immagini: di paradigma d’innovazione e progresso per Milano e di costante fedeltà all’assetto gotico-mercantile per Bologna.
2015
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978-88-904585-9-0
cartografia urbana, iconografia, GIS
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