La Guerra bianca è una guerra che costringe a salire in alto, un’ascesa continua e inesorabilmente faticosa, che asciuga i corpi e la mente costringendo a lasciare a valle, in basso, tutto ciò che è superfluo. Tradotto nella pratica costruttiva questo sforzo implica la necessità di mettere a nudo, scarnificare metodi e modalità di assemblaggio, eliminare letteralmente tutto ciò che è sovrastrutturale per arrivare ai fondamenti della ars costruens e della disciplina architettonica. Sono i tracciamenti ed i rilievi della topografia, l’andamento nervoso dell’orografia a ridurre all’essenzialità ogni intervento. L’infrastrutturazione del paesaggio procede, adattandosi di continuo alla quota altimetrica.
La Guerra bianca e l’infrastrutturazione (in)visibile del paesaggio
ORSINI, FILIPPO
2016-01-01
Abstract
La Guerra bianca è una guerra che costringe a salire in alto, un’ascesa continua e inesorabilmente faticosa, che asciuga i corpi e la mente costringendo a lasciare a valle, in basso, tutto ciò che è superfluo. Tradotto nella pratica costruttiva questo sforzo implica la necessità di mettere a nudo, scarnificare metodi e modalità di assemblaggio, eliminare letteralmente tutto ciò che è sovrastrutturale per arrivare ai fondamenti della ars costruens e della disciplina architettonica. Sono i tracciamenti ed i rilievi della topografia, l’andamento nervoso dell’orografia a ridurre all’essenzialità ogni intervento. L’infrastrutturazione del paesaggio procede, adattandosi di continuo alla quota altimetrica.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
ORSINI_La Infrastrutturazione Invisibile.pdf
Accesso riservato
:
Publisher’s version
Dimensione
2.81 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.81 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.