L'articolo prende in esame le metamorfosi di Montazah, il promontorio roccioso lungo la costa orientale di Alessandria d’Egitto. Il parco di caccia istituito nel 1900-1901 fu trasformato tra il 1923 e il 1928 in una cittadella reale autosufficiente, dove l’architetto italiano Ernesto Verrucci progettò per re Fouad un grandiosa residenza eclettica circondata da un parco lussureggiante. Questo "enorme tempio di incongruenze" (Durrell) fu nazionalizzato durante la rivoluzione del 1952. Tre anni dopo, l'architetto paesaggista Pietro Porcinai fu chiamato a trasformare Montazah in un resort turistico di lusso. Porcinai prese le mosse da un attento lavoro di ricognizione del parco, cercando di cogliere e riportare su una mappa le emergenze topografiche del sito, come pure il rapporto tra le specie allogene e la vegetazione originaria. A partire queste osservazioni, esaltando la spazialità dell'ambiente naturale, Porcinai individuò gli ambiti di intervento più opportuni e mise a punto le soluzioni architettoniche e costruttive meno invasive. I suoi progetti per la realizzazione di nuove attrezzature turistiche testimoniano la ricerca costante di un dialogo tra gli edifici e l'ambiente, cercando nelle "preesistenze naturali" gli indizi di un progetto latente, declinando il carattere dell'architettura a partire dal carattere del luogo.

Le metamorfosi del parco di Montazah e il progetto (incompiuto) di Pietro Porcinai

PALLINI, CRISTINA
2017-01-01

Abstract

L'articolo prende in esame le metamorfosi di Montazah, il promontorio roccioso lungo la costa orientale di Alessandria d’Egitto. Il parco di caccia istituito nel 1900-1901 fu trasformato tra il 1923 e il 1928 in una cittadella reale autosufficiente, dove l’architetto italiano Ernesto Verrucci progettò per re Fouad un grandiosa residenza eclettica circondata da un parco lussureggiante. Questo "enorme tempio di incongruenze" (Durrell) fu nazionalizzato durante la rivoluzione del 1952. Tre anni dopo, l'architetto paesaggista Pietro Porcinai fu chiamato a trasformare Montazah in un resort turistico di lusso. Porcinai prese le mosse da un attento lavoro di ricognizione del parco, cercando di cogliere e riportare su una mappa le emergenze topografiche del sito, come pure il rapporto tra le specie allogene e la vegetazione originaria. A partire queste osservazioni, esaltando la spazialità dell'ambiente naturale, Porcinai individuò gli ambiti di intervento più opportuni e mise a punto le soluzioni architettoniche e costruttive meno invasive. I suoi progetti per la realizzazione di nuove attrezzature turistiche testimoniano la ricerca costante di un dialogo tra gli edifici e l'ambiente, cercando nelle "preesistenze naturali" gli indizi di un progetto latente, declinando il carattere dell'architettura a partire dal carattere del luogo.
2017
attrezzature turistiche
architettura e paesaggio
Pietro Porcinai
Montazah, Alessandria d'Egitto
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