L’utilizzo nella costruzione degli edifici di materiali di recupero provenienti da filiere diverse da quella edilizia non produce necessariamente manufatti con basse prestazioni e anzi, l’uso corretto di questi materiali può portare a soluzioni che equivalgono e superano le prestazioni offerte dalle soluzioni costruttive correntemente utilizzate. La stessa immagine finale del progetto non risente necessariamente delle soluzioni costruttive e dei materiali utilizzati e la qualità formale del manufatto può risultare del tutto paragonabile ai progetti di architettura “convenzionale”. Il corretto impiego di dei materiali alternative di recupero può certamente produrre risultati sbalorditi per qualità e prestazioni ma prima che qualificarsi come un problema tecnologico deve essere accettato a livello di immaginario collettivo. Su questo versante c’è molto su cui lavorare per liberare queste architetture dall’immagine caotica, disordinata e di necessità tipica delle situazioni di emergenza e precarietà a cui l’uso di materiali di recupero ci ha abituato. In questo contributo vengono presentati degli esempi di costruzione o riqualificazioni realizzate in Italia in cui siano stati utilizzati materiali non convenzionali e di recupero, sottolineando i problemi incontrati nella costruzione e le prestazioni ottenute. In particolare vengono descritti due esperienze realizzate con gli studenti del Laboratorio di Costruzione dell’Architettura del Politecnico di Milano - Corso di Laurea in Architettura Ambientale.
Costruire edifici straordinari con materiali di recupero: esperienze tra didattica, ricerca e professione
ROGORA, ALESSANDRO
2016-01-01
Abstract
L’utilizzo nella costruzione degli edifici di materiali di recupero provenienti da filiere diverse da quella edilizia non produce necessariamente manufatti con basse prestazioni e anzi, l’uso corretto di questi materiali può portare a soluzioni che equivalgono e superano le prestazioni offerte dalle soluzioni costruttive correntemente utilizzate. La stessa immagine finale del progetto non risente necessariamente delle soluzioni costruttive e dei materiali utilizzati e la qualità formale del manufatto può risultare del tutto paragonabile ai progetti di architettura “convenzionale”. Il corretto impiego di dei materiali alternative di recupero può certamente produrre risultati sbalorditi per qualità e prestazioni ma prima che qualificarsi come un problema tecnologico deve essere accettato a livello di immaginario collettivo. Su questo versante c’è molto su cui lavorare per liberare queste architetture dall’immagine caotica, disordinata e di necessità tipica delle situazioni di emergenza e precarietà a cui l’uso di materiali di recupero ci ha abituato. In questo contributo vengono presentati degli esempi di costruzione o riqualificazioni realizzate in Italia in cui siano stati utilizzati materiali non convenzionali e di recupero, sottolineando i problemi incontrati nella costruzione e le prestazioni ottenute. In particolare vengono descritti due esperienze realizzate con gli studenti del Laboratorio di Costruzione dell’Architettura del Politecnico di Milano - Corso di Laurea in Architettura Ambientale.File | Dimensione | Formato | |
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