L’architettura dei sanatori è una vicenda glocal come la malattia che l’ha determinata, moderna per il ruolo che giocò nella transizione dallo storicismo al funzionalismo1, ambientale come la terapia che vi si praticava, basata sulla fiducia nei “luoghi salubri” e sociale perché la ricerca di quei luoghi spesso idealizzati, riposava sulla critica al modello di sviluppo industriale e alienante. Questo testo propone una ricognizione sull’attuale stato di conservazione e uso degli ex sanatori nelle Alpi, oggi al confine tra lo status di patrimonio e l’abbandono. Confronterò alcune recenti esperienze internazionali di riuso e tutela, focalizzando sugli elementi utili a valorizzare questa eredità che il XX secolo ha lasciato sulle Alpi e valutando quale siano le sue chance di contribuire allo sviluppo locale.
Il patrimonio della montagna disincantata. Tutela e riuso nei sanatori alpini
DEL CURTO, DAVIDE
2016-01-01
Abstract
L’architettura dei sanatori è una vicenda glocal come la malattia che l’ha determinata, moderna per il ruolo che giocò nella transizione dallo storicismo al funzionalismo1, ambientale come la terapia che vi si praticava, basata sulla fiducia nei “luoghi salubri” e sociale perché la ricerca di quei luoghi spesso idealizzati, riposava sulla critica al modello di sviluppo industriale e alienante. Questo testo propone una ricognizione sull’attuale stato di conservazione e uso degli ex sanatori nelle Alpi, oggi al confine tra lo status di patrimonio e l’abbandono. Confronterò alcune recenti esperienze internazionali di riuso e tutela, focalizzando sugli elementi utili a valorizzare questa eredità che il XX secolo ha lasciato sulle Alpi e valutando quale siano le sue chance di contribuire allo sviluppo locale.File | Dimensione | Formato | |
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