Questo primo numero di «Vedute» dedicato all’opera di Michele De Lucchi si pone tra i principali obiettivi quello di presentare al lettore i suoi lavori più recenti, attraverso i disegni, gli schizzi che l’autore ama eseguire per fissare l’idea iniziale, la suggestione progettuale che avrà in seguito il suo definitivo sviluppo nell’opera compiuta, accompagnati da riflessioni critiche che puntano a mettere in luce le ragioni e le modalità attraverso cui ogni singolo lavoro prende forma. Un ulteriore obiettivo è quello di mettere in rilievo uno dei tratti caratteristici della personalità di De Lucchi che con eguale tensione creativa e spirito analitico affronta il progetto nelle sue multiformi connotazioni e nelle differenti scale. Infatti, egli si occupa di disegno industriale, di progettazione architettonica, di grafica, di packaging, di fotografia, è docente universitario e, fin dalla giovane età, ha sempre amato dipingere. Il rapporto con l’industria, nella complessità del suo percorso creativo, è per De Lucchi il concreto e ideale referente, il legante risolutivo da cui trarre unità e controllo del processo progettuale. Questo rapporto, dunque, è ciò che unisce e dà ordine ai molteplici impegni progettuali che vanno, dagli oggetti di design ai lavori museali - la Triennale di Milano, gli allestimenti delle mostre alle Scuderie del Quirinale e il Palazzo delle Esposizioni di Roma, l’organizzazione espositiva degli spazi del Neues Museum di Berlino - dagli spazi d’intrattenimento culturale ai progetti residenziali e alle proposte, infine, legate ai temi del vivere quotidiano e del sociale.

Michele de Lucchi. Objects and Oneself / Oggetti e se Stesso

KOUSIDI, STAMATINA
2011-01-01

Abstract

Questo primo numero di «Vedute» dedicato all’opera di Michele De Lucchi si pone tra i principali obiettivi quello di presentare al lettore i suoi lavori più recenti, attraverso i disegni, gli schizzi che l’autore ama eseguire per fissare l’idea iniziale, la suggestione progettuale che avrà in seguito il suo definitivo sviluppo nell’opera compiuta, accompagnati da riflessioni critiche che puntano a mettere in luce le ragioni e le modalità attraverso cui ogni singolo lavoro prende forma. Un ulteriore obiettivo è quello di mettere in rilievo uno dei tratti caratteristici della personalità di De Lucchi che con eguale tensione creativa e spirito analitico affronta il progetto nelle sue multiformi connotazioni e nelle differenti scale. Infatti, egli si occupa di disegno industriale, di progettazione architettonica, di grafica, di packaging, di fotografia, è docente universitario e, fin dalla giovane età, ha sempre amato dipingere. Il rapporto con l’industria, nella complessità del suo percorso creativo, è per De Lucchi il concreto e ideale referente, il legante risolutivo da cui trarre unità e controllo del processo progettuale. Questo rapporto, dunque, è ciò che unisce e dà ordine ai molteplici impegni progettuali che vanno, dagli oggetti di design ai lavori museali - la Triennale di Milano, gli allestimenti delle mostre alle Scuderie del Quirinale e il Palazzo delle Esposizioni di Roma, l’organizzazione espositiva degli spazi del Neues Museum di Berlino - dagli spazi d’intrattenimento culturale ai progetti residenziali e alle proposte, infine, legate ai temi del vivere quotidiano e del sociale.
2011
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Kousidi_Michele de Lucchi_Oggetti e se stesso.pdf

Accesso riservato

Descrizione: Capitolo principale
: Publisher’s version
Dimensione 1.28 MB
Formato Adobe PDF
1.28 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1007080
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact