Secondo una tradizione di lavoro che si misura con il progetto esplorativo quale strumento di indagine, l’occasione della trasformazione dell’area della piazza d’Armi a Milano è stata assunta non con la precipua finalità di dare una univoca risposta compiuta al destino dell’area in attesa, quanto per interrogarsi sulle possibilità offerte dalla rinnovata strumentazione urbanistica comunale per il controllo delle previsioni, specie nelle loro ricadute spaziali. In particolare, a partire da una proposta progettuale che si confronta con il tema della densificazione – ritenuta qui auspicabile per la capacità di rispondere alle molte questioni poste dall’area – si è sviluppata una riflessione sui parametri utilizzati dalla pratica urbanistica per la quantificazione delle volumetrie ‘effettive’ insediabili, chiedendosi se gli indici che regolano il futuro di queste aree siano, da soli, sufficienti a prefigurare forma e caratteri della densità. Al fine di verificare tale ipotesi si sono pertanto testati due scenari alternativi a quello di progetto per dimostrare uno scollamento tra le quantità della Superficie Lorda di Pavimento (SLP), a cui si riferisce il principale parametro quantitativo, e la ‘Superficie effettiva’, intesa come superficie che include una ‘SLP virtuale’ dei servizi difficilmente controllabile, a meno di introdurre un nuovo possibile indice di ‘Ut effettiva’. Un ulteriore ragionamento è stato poi sviluppato attorno al ‘Volume reale’, quale diverso misuratore della densità fondiaria da affiancare ai precedenti. Attorno a questa riflessione e alla necessità di un rinnovamento metodologico sul controllo della configurazione dei luoghi, si è immaginato un glossario di riferimento per mettere alla prova i nuovi parametri. Tali simulazioni sollevano alcune questioni sui modi possibili di intervenire negli ATU, in merito alla necessità di una pianificazione strategica e di un Piano dei Servizi di livello urbano e metropolitano, quanto meno ‘di filiera’, con la doppia finalità di controllare con più precisione le volumetrie insediabili e di produrre un quadro di coerenza rispetto a funzioni tanto preziose quanto quelle di interesse pubblico. La dilatatissima dimensione temporale delle trasformazioni e l’incertezza dei processi dopo la crisi hanno poi suggerito la formulazione di un’ipotesi anche attorno ai modi possibili dell’attuazione, da sottrarre alla logica del tradizionale cronoprogramma e da costruire invece attorno ad alcune irrinunciabili invarianti di carattere paesaggistico, queste sì oggetto di fasage in relazione alle risorse che si rendono via via disponibili, nonché attorno agli usi temporanei per la più immediata valorizzazione delle aree. Con queste finalità, il progetto prova a ‘testare’ l’area, attorno a poche e chiare invarianti paesaggistiche – individuate dalle figure del progetto e dal sistema delle relazioni – che custodiscano i valori di urbanità ritenuti irrinunciabili, pur con la necessaria flessibilità della pianificazione.

Volòire. Il progetto per Piazza d'Armi come occasione d'indagine

MONTEDORO, LAURA
2016-01-01

Abstract

Secondo una tradizione di lavoro che si misura con il progetto esplorativo quale strumento di indagine, l’occasione della trasformazione dell’area della piazza d’Armi a Milano è stata assunta non con la precipua finalità di dare una univoca risposta compiuta al destino dell’area in attesa, quanto per interrogarsi sulle possibilità offerte dalla rinnovata strumentazione urbanistica comunale per il controllo delle previsioni, specie nelle loro ricadute spaziali. In particolare, a partire da una proposta progettuale che si confronta con il tema della densificazione – ritenuta qui auspicabile per la capacità di rispondere alle molte questioni poste dall’area – si è sviluppata una riflessione sui parametri utilizzati dalla pratica urbanistica per la quantificazione delle volumetrie ‘effettive’ insediabili, chiedendosi se gli indici che regolano il futuro di queste aree siano, da soli, sufficienti a prefigurare forma e caratteri della densità. Al fine di verificare tale ipotesi si sono pertanto testati due scenari alternativi a quello di progetto per dimostrare uno scollamento tra le quantità della Superficie Lorda di Pavimento (SLP), a cui si riferisce il principale parametro quantitativo, e la ‘Superficie effettiva’, intesa come superficie che include una ‘SLP virtuale’ dei servizi difficilmente controllabile, a meno di introdurre un nuovo possibile indice di ‘Ut effettiva’. Un ulteriore ragionamento è stato poi sviluppato attorno al ‘Volume reale’, quale diverso misuratore della densità fondiaria da affiancare ai precedenti. Attorno a questa riflessione e alla necessità di un rinnovamento metodologico sul controllo della configurazione dei luoghi, si è immaginato un glossario di riferimento per mettere alla prova i nuovi parametri. Tali simulazioni sollevano alcune questioni sui modi possibili di intervenire negli ATU, in merito alla necessità di una pianificazione strategica e di un Piano dei Servizi di livello urbano e metropolitano, quanto meno ‘di filiera’, con la doppia finalità di controllare con più precisione le volumetrie insediabili e di produrre un quadro di coerenza rispetto a funzioni tanto preziose quanto quelle di interesse pubblico. La dilatatissima dimensione temporale delle trasformazioni e l’incertezza dei processi dopo la crisi hanno poi suggerito la formulazione di un’ipotesi anche attorno ai modi possibili dell’attuazione, da sottrarre alla logica del tradizionale cronoprogramma e da costruire invece attorno ad alcune irrinunciabili invarianti di carattere paesaggistico, queste sì oggetto di fasage in relazione alle risorse che si rendono via via disponibili, nonché attorno agli usi temporanei per la più immediata valorizzazione delle aree. Con queste finalità, il progetto prova a ‘testare’ l’area, attorno a poche e chiare invarianti paesaggistiche – individuate dalle figure del progetto e dal sistema delle relazioni – che custodiscano i valori di urbanità ritenuti irrinunciabili, pur con la necessaria flessibilità della pianificazione.
2016
Il sistema delle caserme milanesi. Progetti per la Piazza d'Armi
978-88-916-1829-0
Caserme
Pianificazione attuativa
Disegno urbano
Tecnica urbanistica
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