La mappa è un artefatto culturale complesso. Nasce prima della scrittura e nei millenni successivi evolve sviluppando codici, linguaggi e strutture per la rappresentazione di realtà complesse: tiene insieme, in un unico testo visivo, geografia e caratteristiche umane di un territorio. Recentemente, sperimentazioni nella rappresentazione di spazi non-geografici (culturali, sociali, economici, ecc.) hanno riportato alla luce la questione, talvolta dimenticando (o forse rifiutando) il contributo di specifiche competenze coinvolte. Obiettivo di questo testo è quello di ipotizzare le basi per una cartografia dei nuovi spazi: un approccio che possa sfruttare l'esperienza sviluppata dalla tradizione cartografica nella rappresentazione di spazi complessi, aperti e senza confini definiti. Nello specifico, la prima parte del volume si occupa di recuperare la tradizione che lega le discipline grafico-visive al progetto delle interfacce, analizzando alcune tappe della storia della comunicazione visiva che evidenziano il ruolo delle interfacce grafiche sia come strumenti di accesso e fruizione delle informazioni, sia come immagini del sapere mirate ad evidenziarne strutture e disposizioni. Nella seconda parte, sulla base di un'analisi delle attuali dinamiche di produzione, uso e gestione della conoscenza, viene proposto un trasferimento dell'approccio cartografico alla raffigurazione degli attuali spazi di produzione culturale, mirando ad evidenziare metodologie, formati e strumenti di racconto. Dalla ricerca emerge la formalizzazione di una metodologia progettuale sotto forma di retorica cartografica che trasferisce nel contesto degli spazi del sapere le principali operazioni semantiche, sociali e culturali utili a tradurre il territorio in mappa. Sulla base di tale metodologia vengono definiti strumenti (la mappa), dispositivi (l'atlante) e meccanismi (la scala) per la comunicazione di spazi complessi attraverso modalità di racconto non totalizzanti, fondate sulla giustapposizione di punti di vista parziali, differenti, personali.
Cartografie del sapere. Interfacce per l'accesso agli spazi della conoscenza
QUAGGIOTTO, MARCO
2012-01-01
Abstract
La mappa è un artefatto culturale complesso. Nasce prima della scrittura e nei millenni successivi evolve sviluppando codici, linguaggi e strutture per la rappresentazione di realtà complesse: tiene insieme, in un unico testo visivo, geografia e caratteristiche umane di un territorio. Recentemente, sperimentazioni nella rappresentazione di spazi non-geografici (culturali, sociali, economici, ecc.) hanno riportato alla luce la questione, talvolta dimenticando (o forse rifiutando) il contributo di specifiche competenze coinvolte. Obiettivo di questo testo è quello di ipotizzare le basi per una cartografia dei nuovi spazi: un approccio che possa sfruttare l'esperienza sviluppata dalla tradizione cartografica nella rappresentazione di spazi complessi, aperti e senza confini definiti. Nello specifico, la prima parte del volume si occupa di recuperare la tradizione che lega le discipline grafico-visive al progetto delle interfacce, analizzando alcune tappe della storia della comunicazione visiva che evidenziano il ruolo delle interfacce grafiche sia come strumenti di accesso e fruizione delle informazioni, sia come immagini del sapere mirate ad evidenziarne strutture e disposizioni. Nella seconda parte, sulla base di un'analisi delle attuali dinamiche di produzione, uso e gestione della conoscenza, viene proposto un trasferimento dell'approccio cartografico alla raffigurazione degli attuali spazi di produzione culturale, mirando ad evidenziare metodologie, formati e strumenti di racconto. Dalla ricerca emerge la formalizzazione di una metodologia progettuale sotto forma di retorica cartografica che trasferisce nel contesto degli spazi del sapere le principali operazioni semantiche, sociali e culturali utili a tradurre il territorio in mappa. Sulla base di tale metodologia vengono definiti strumenti (la mappa), dispositivi (l'atlante) e meccanismi (la scala) per la comunicazione di spazi complessi attraverso modalità di racconto non totalizzanti, fondate sulla giustapposizione di punti di vista parziali, differenti, personali.File | Dimensione | Formato | |
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