ATTUAZIONE DEL PIANO DI INTERVENTO PREFETTIZIO PER LE SORGENTI ORFANE PRESSO UN IMPIANTO TERMOVALORIZZATORE Autori: Fabrizio Campi, Alessandro Porta Politecnico di Milano, Dipartimento di Energia - CESNEF , via La Masa, 34 - 20156 Milano fabrizio.campi@polimi.it ABSTRACT Il Decreto Legislativo n. 52 del 2007, all’art.14 comma 1, prevede che il Prefetto predisponga schemi di piano d’intervento tipo per la messa in sicurezza in caso di rinvenimento o di sospetto di presenza di sorgenti orfane nel territorio della provincia, avvalendosi del Comando dei Vigili del Fuoco, dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, dell’Azienda Sanitaria Locale e, se del caso, della Direzione Provinciale del Lavoro. Di conseguenza nel 2008 il Prefetto di Milano, come quelli di altre province, ha emanato un proprio piano di intervento, nello spirito della legge citata. Tale piano prevede che in caso di ritrovamento possano essere detentori di sorgenti orfane anche quegli impianti che, pur in assenza di uno specifico obbligo di legge, effettuano il controllo radiometrico del materiale in ingresso (ad esempio impianti di trattamento dei rifiuti urbani, termovalorizzatori, etc.) e che tali soggetti dovrebbero disporre di un esperto qualificato e di procedure di intervento per la gestione dei ritrovamenti. Poiché l’attivazione del piano di intervento può essere provocata, tra le altre situazioni, anche da rinvenimento di sorgenti orfane durante un controllo radiometrico nei carichi in ingresso, le Aziende nelle quali sono operativi sistemi per la rilevazione della radioattività nei materiali dovranno dotarsi preventivamente di procedure di emergenza e di gestione degli allarmi diversificate in funzione del rischio. Infine il Prefetto dà come indicazione che tali protocolli siano concordati con VVF, ARPA e ASL, in quanto devono prevedere, nei casi in cui non si possa escludere un pericolo per la pubblica e privata incolumità, l’attivazione immediata dei citati Enti. In questo contesto si è reso necessario applicare il Piano Prefettizio anche all’impianto Termovalorizzatore Silla 2 dell’Azienda A2A sito in Milano, che rientra nell’elenco delle aziende che effettuano controlli radiometrici sui carichi in ingresso. Ciò ha comportato la redazione di opportune procedure, con ripercussioni anche sulle strutture del sito. Nel lavoro sono illustrate le procedure adottate e gli adeguamenti strutturali messi in atto nell’ impianto.
Attuazione del piano di intervento prefettizio per le sorgenti orfane presso un impianto termovalorizzatore
CAMPI, FABRIZIO;PORTA, ALESSANDRO ANTONIO
2016-01-01
Abstract
ATTUAZIONE DEL PIANO DI INTERVENTO PREFETTIZIO PER LE SORGENTI ORFANE PRESSO UN IMPIANTO TERMOVALORIZZATORE Autori: Fabrizio Campi, Alessandro Porta Politecnico di Milano, Dipartimento di Energia - CESNEF , via La Masa, 34 - 20156 Milano fabrizio.campi@polimi.it ABSTRACT Il Decreto Legislativo n. 52 del 2007, all’art.14 comma 1, prevede che il Prefetto predisponga schemi di piano d’intervento tipo per la messa in sicurezza in caso di rinvenimento o di sospetto di presenza di sorgenti orfane nel territorio della provincia, avvalendosi del Comando dei Vigili del Fuoco, dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, dell’Azienda Sanitaria Locale e, se del caso, della Direzione Provinciale del Lavoro. Di conseguenza nel 2008 il Prefetto di Milano, come quelli di altre province, ha emanato un proprio piano di intervento, nello spirito della legge citata. Tale piano prevede che in caso di ritrovamento possano essere detentori di sorgenti orfane anche quegli impianti che, pur in assenza di uno specifico obbligo di legge, effettuano il controllo radiometrico del materiale in ingresso (ad esempio impianti di trattamento dei rifiuti urbani, termovalorizzatori, etc.) e che tali soggetti dovrebbero disporre di un esperto qualificato e di procedure di intervento per la gestione dei ritrovamenti. Poiché l’attivazione del piano di intervento può essere provocata, tra le altre situazioni, anche da rinvenimento di sorgenti orfane durante un controllo radiometrico nei carichi in ingresso, le Aziende nelle quali sono operativi sistemi per la rilevazione della radioattività nei materiali dovranno dotarsi preventivamente di procedure di emergenza e di gestione degli allarmi diversificate in funzione del rischio. Infine il Prefetto dà come indicazione che tali protocolli siano concordati con VVF, ARPA e ASL, in quanto devono prevedere, nei casi in cui non si possa escludere un pericolo per la pubblica e privata incolumità, l’attivazione immediata dei citati Enti. In questo contesto si è reso necessario applicare il Piano Prefettizio anche all’impianto Termovalorizzatore Silla 2 dell’Azienda A2A sito in Milano, che rientra nell’elenco delle aziende che effettuano controlli radiometrici sui carichi in ingresso. Ciò ha comportato la redazione di opportune procedure, con ripercussioni anche sulle strutture del sito. Nel lavoro sono illustrate le procedure adottate e gli adeguamenti strutturali messi in atto nell’ impianto.File | Dimensione | Formato | |
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