Il problema della tutela di un patrimonio così rilevante dal punto di vista quantitativo, ma del tutto scoperto dal punto di vista degli strumenti normativi contenuti nella vigente legislazione di protezione del patrimonio storico-artistico in Italia, si impone; il rischio di trasformazioni esclusivamente utilitarie, dettate da logiche puramente economico-finanziarie, che oggi paiono preminenti ed inarrestabili, appare più che concreto e porterebbe nell’arco di un tempo relativamente breve alla cancellazione di una significativa fase della storia delle trasformazioni delle nostre città e del territorio, oltre che all’obliterazione di testimonianze di essenziale interesse sotto il profilo dell’evoluzione dei linguaggi architettonici, delle tecniche costruttive, dei materiali –innovativi se raffrontati alle pratiche dell’edilizia storica- della documentazione di particolari assetti sociali, economici, amministrativi. Occorre pensare a forme di controllo e di indirizzo da affidare necessariamente all’iniziativa pubblica, ma con strumenti diversi da quelli previsti dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, da un lato sbilanciati sotto il profilo della rigidità dei controlli e degli adempimenti e di fatto inapplicabili a scala urbana. Sulla base di significative esperienze che si stanno conducendo all’estero viene in evidenza il ruolo delle amministrazioni locali, della pianificazione urbanistica e della regolamentazione edilizia (pur consapevoli del fatto che una riqualificazione prescrittiva di questi strumenti appare in controtendenza nell’attuale condizione della legislazione urbanistica italiana) della possibilità di intervenire laddove già sussistono forme di controllo delle trasformazioni territoriali e dell’attività edilizia (tutela paesaggistica, pianificazione strategica, piani di bacino, zone sismiche) in un quadro di necessario coinvolgimento e responsabilizzazione delle proprietà e delle popolazioni interessate.

Eterodossie per la tutela della serialità

ALBANI, FRANCESCA LUCIA MARIA;DE STEFANI, LORENZO
2016-01-01

Abstract

Il problema della tutela di un patrimonio così rilevante dal punto di vista quantitativo, ma del tutto scoperto dal punto di vista degli strumenti normativi contenuti nella vigente legislazione di protezione del patrimonio storico-artistico in Italia, si impone; il rischio di trasformazioni esclusivamente utilitarie, dettate da logiche puramente economico-finanziarie, che oggi paiono preminenti ed inarrestabili, appare più che concreto e porterebbe nell’arco di un tempo relativamente breve alla cancellazione di una significativa fase della storia delle trasformazioni delle nostre città e del territorio, oltre che all’obliterazione di testimonianze di essenziale interesse sotto il profilo dell’evoluzione dei linguaggi architettonici, delle tecniche costruttive, dei materiali –innovativi se raffrontati alle pratiche dell’edilizia storica- della documentazione di particolari assetti sociali, economici, amministrativi. Occorre pensare a forme di controllo e di indirizzo da affidare necessariamente all’iniziativa pubblica, ma con strumenti diversi da quelli previsti dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, da un lato sbilanciati sotto il profilo della rigidità dei controlli e degli adempimenti e di fatto inapplicabili a scala urbana. Sulla base di significative esperienze che si stanno conducendo all’estero viene in evidenza il ruolo delle amministrazioni locali, della pianificazione urbanistica e della regolamentazione edilizia (pur consapevoli del fatto che una riqualificazione prescrittiva di questi strumenti appare in controtendenza nell’attuale condizione della legislazione urbanistica italiana) della possibilità di intervenire laddove già sussistono forme di controllo delle trasformazioni territoriali e dell’attività edilizia (tutela paesaggistica, pianificazione strategica, piani di bacino, zone sismiche) in un quadro di necessario coinvolgimento e responsabilizzazione delle proprietà e delle popolazioni interessate.
2016
Eresia ed eterodossia nel restauro. Progetti e realizzazioni
978-88-95409-20-7
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