In questo studio abbiamo analizzato l'effetto della deposizione della polvere (dust) sahariana sulla crescita fitoplanctonica (i.e. l'ipotesi della fertilizzazione da dust) nel lago di Garda, un bacino oligotrofico con basse concentrazioni di nutrienti e di clorofilla (chl-a), unendo dati satellitari a misure in situ. Sono stati individuati due eventi di dust sahariano in corrispondenza del 28/07/2005 e del 9-10/10/2007 attraverso: (i) l'elaborazione dei dati SEVIRI (Spinning Enhanced Visible and InfraRed Imager), (ii) un aumento relativamente significativo di concentrazione di PM10 rispetto a quella di PM2.5 in corrispondenza di stazioni di misura in situ a sud e nord del Lago; e (iii) alti valori di spessore ottico atmosferico (AOT, Aerosol Optical Thickness) in concomitanza a bassi valori del coefficiente di Angstrom misurato dalla stazione delle rete AERONET di Ispra. A distanza di alcuni giorni dagli eventi, sono state registrate da immagini MERIS (Medium Resolution Imaging Spectrometer) un aumento delle concentrazioni di chl-a nel lago. Le immagini MERIS sono state processate attraverso l'algoritmo Case-2 Regional (C2R) della rete neurale VISATBEAM che ha prodotto valori comparabili con quelli misurati in situ (r=0.78). I risultati preliminari sembrano indicare un effetto sul lago di Garda in termini di aumento di chl-a in conseguenza degli eventi di dust sahariano del 28/07/2005 e del 9-10/10/2007. È importante precisare che al fine di avere o meno una conferma del collegamento fra la deposizione atmosferica e le dinamiche del fitoplancton nell'area di studio, è obbligatoria l'analisi di ulteriori eventi che saranno effettuati all’interno del progetto SINOPIAE.

Utilizzo di osservazioni satellitari e misure in situ per lo studio dei potenziali impatti della deposizione atmosferica nel lago di Garda

GIANINETTO, MARCO;
2013-01-01

Abstract

In questo studio abbiamo analizzato l'effetto della deposizione della polvere (dust) sahariana sulla crescita fitoplanctonica (i.e. l'ipotesi della fertilizzazione da dust) nel lago di Garda, un bacino oligotrofico con basse concentrazioni di nutrienti e di clorofilla (chl-a), unendo dati satellitari a misure in situ. Sono stati individuati due eventi di dust sahariano in corrispondenza del 28/07/2005 e del 9-10/10/2007 attraverso: (i) l'elaborazione dei dati SEVIRI (Spinning Enhanced Visible and InfraRed Imager), (ii) un aumento relativamente significativo di concentrazione di PM10 rispetto a quella di PM2.5 in corrispondenza di stazioni di misura in situ a sud e nord del Lago; e (iii) alti valori di spessore ottico atmosferico (AOT, Aerosol Optical Thickness) in concomitanza a bassi valori del coefficiente di Angstrom misurato dalla stazione delle rete AERONET di Ispra. A distanza di alcuni giorni dagli eventi, sono state registrate da immagini MERIS (Medium Resolution Imaging Spectrometer) un aumento delle concentrazioni di chl-a nel lago. Le immagini MERIS sono state processate attraverso l'algoritmo Case-2 Regional (C2R) della rete neurale VISATBEAM che ha prodotto valori comparabili con quelli misurati in situ (r=0.78). I risultati preliminari sembrano indicare un effetto sul lago di Garda in termini di aumento di chl-a in conseguenza degli eventi di dust sahariano del 28/07/2005 e del 9-10/10/2007. È importante precisare che al fine di avere o meno una conferma del collegamento fra la deposizione atmosferica e le dinamiche del fitoplancton nell'area di studio, è obbligatoria l'analisi di ulteriori eventi che saranno effettuati all’interno del progetto SINOPIAE.
2013
XVII Conferenza Nazionale ASITA
978-88-903132-8-8
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