La sistemazione idraulica del Mantovano ha preso avvio, dopo una lunga sospensione durata quasi un secolo, con la ricostituzione dei Consorzi Idraulici ricostituiti all'indomani dell'annessione al Regno di Sardegna e la costituzione del Regno d'Italia. Prima di allora, la più fertile e ricca provincia agraria della Lombardia, aveva patito il lungo abbandono della rete di canali interni passati, de facto e per volontà del governo asburgico, dalla giurisdizione privata a quella pubblica. Lo Stato austriaco, abolendo i consorzi idraulici di costituzione medievale e avocando a sé la gestione idraulica del territorio, condannò i proprietari ad una lunga stasi operativa. Il saggio ripercorre la storia della rinascita economica della plaga mantovana, incentrando l'attenzione sul ruolo svolto dai tecnici, seguendo il sottile filo che all'epoca univa innovazione tecnologica e ideale politico. Molti dei protagonisti della bonifica idraulica furono infatti ingegneri, impegnati politicamente, attivi nelle cellule patriottiche del cosiddetto Risorgimento e poi nella vita pubblica del neonato Regno d'Italia. Sulla scia delle prime applicazioni venete di motori a vapore alle prime efficienti macchine di sollevamento idraulico, dagli archivi è emerso, inedito, il ruolo svolto, a livello locale e non solo, dagli ingegneri Giovanni Kummele, Aristide Ferrari, Girolamo Chizzolini, Luigi Pognani, Giovanni Scarpari, Roberto Vallenari (laureato al Regio Istituto Tecnico Superiore di Milano, poi Regio Politecnico), Alberto Capilupi, Antonio e Giovanni Arrivabene, Carlo jr. Arrivabene, Ettore Zapparoli, Pietro Ploner, Rodolfo Cerioli, Pietro Cuppari, Giulio Chiodarelli, Piero Portaluppi, Pirro e Carlo Togliani. Fra tutti spicca l'ingegnere milanese Luigi Villoresi al quale si devono consulenze e progetti per le principali bonifiche del Mantovano. Il saggio ripercorre l'attività dei tecnici per le bonifiche idrauliche e per l'evoluzione tecnologica degli strumenti di sollevamento, dalle macchine a vapore ai motori a combustione interna e quindi elettrici, dalle ruote a schiaffo o a cassette ai primi "turbini" sino alle moderne pompe ad asse verticale ed orizzontale.

Una lotta contro gli elementi. Gli ingegneri e la bonifica idraulica del Mantovano

TOGLIANI, CARLO
2012-01-01

Abstract

La sistemazione idraulica del Mantovano ha preso avvio, dopo una lunga sospensione durata quasi un secolo, con la ricostituzione dei Consorzi Idraulici ricostituiti all'indomani dell'annessione al Regno di Sardegna e la costituzione del Regno d'Italia. Prima di allora, la più fertile e ricca provincia agraria della Lombardia, aveva patito il lungo abbandono della rete di canali interni passati, de facto e per volontà del governo asburgico, dalla giurisdizione privata a quella pubblica. Lo Stato austriaco, abolendo i consorzi idraulici di costituzione medievale e avocando a sé la gestione idraulica del territorio, condannò i proprietari ad una lunga stasi operativa. Il saggio ripercorre la storia della rinascita economica della plaga mantovana, incentrando l'attenzione sul ruolo svolto dai tecnici, seguendo il sottile filo che all'epoca univa innovazione tecnologica e ideale politico. Molti dei protagonisti della bonifica idraulica furono infatti ingegneri, impegnati politicamente, attivi nelle cellule patriottiche del cosiddetto Risorgimento e poi nella vita pubblica del neonato Regno d'Italia. Sulla scia delle prime applicazioni venete di motori a vapore alle prime efficienti macchine di sollevamento idraulico, dagli archivi è emerso, inedito, il ruolo svolto, a livello locale e non solo, dagli ingegneri Giovanni Kummele, Aristide Ferrari, Girolamo Chizzolini, Luigi Pognani, Giovanni Scarpari, Roberto Vallenari (laureato al Regio Istituto Tecnico Superiore di Milano, poi Regio Politecnico), Alberto Capilupi, Antonio e Giovanni Arrivabene, Carlo jr. Arrivabene, Ettore Zapparoli, Pietro Ploner, Rodolfo Cerioli, Pietro Cuppari, Giulio Chiodarelli, Piero Portaluppi, Pirro e Carlo Togliani. Fra tutti spicca l'ingegnere milanese Luigi Villoresi al quale si devono consulenze e progetti per le principali bonifiche del Mantovano. Il saggio ripercorre l'attività dei tecnici per le bonifiche idrauliche e per l'evoluzione tecnologica degli strumenti di sollevamento, dalle macchine a vapore ai motori a combustione interna e quindi elettrici, dalle ruote a schiaffo o a cassette ai primi "turbini" sino alle moderne pompe ad asse verticale ed orizzontale.
2012
Storia dell'ingegneria idraulica
Storia della bonifica idraulica e integrale
Risorgimento
Aristide Ferrari, ingegnere
Girolamo Chizzolini, ingegnere
Luigi Pognani, ingegnere
Cesare de Lotto, ingegnere
Domenico Turazza, ingegnere
Adria (Ro)
Cavarzere (Ve)
Giovanni Kummele, ingegnere
Pietole (Mn)
Cesole (Mn)
Campitello (Mn)
San Matteo delle Chiaviche (Mn)
Giovanni Scarpari, ingegnere
Roberto Vallenari, ingegnere
Alberto Capilupi, ingegnere
Antonio Arrivabene, ingegnere
Giovanni Arrivabene, ingegnere
Carlo jr. Arrivabene, ingegnere
Ettore Zapparoli, ingegnere
Pietro Ploner, ingegnere
Luigi Villoresi, ingegnere
Rodolfo Cerioli, ingegnere
Pietro Cuppari, ingegnere
Giulio Chiodarelli, ingegneri
Piero Portaluppi, architetto
Pirro Togliani, ingegnere
Carlo Togliani, ingegnere
Consorzio del Foresto (Pd)
Giuseppe Japelli, ingegnere e architetto
Consorzio Campagna Vecchia (Adria, Ro)
Consorzio Vall' d'Adria (Adria, Ro)
Consorzio Dossi Valieri (Cavarzere, Ro)
Consorzio dei Santi Pietro e Paolo (Adria, Ro)
Macchina Fissa (Virgiliana di Pietole, Mn)
Consorzio privato per la macchina di Cesole (Consorzio di Cesole e Canicossa, detto anche di Campitello, Mn)
Consorzio di Lupatello e Maldinaro (Mn)
Consorzio di Campitello e San Michele in Bosco (Mn)
Consorzio dell'Agro Mantovano Reggiano (Mn)
Consorzio di Roncocorrente (Mn)
Consorzio di Revere (Mn)
Consorzio dei Territori a Sud di Mantova (Mn)
bonifica idraulica e integrale
Storia della città e del territorio
Consorzio dell'Agro Cremonese-Mantovano (Mn, Cr)
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