L'articolo esamina la costruzione dei nuovi Headquarters Diesela Breganze (Vicenza), progettati da Pierpaolo Ricatti, realizzati quale complesso terziario nella forma di un "polo industriale" che si relaziona con l'ambiente in un rapporto simbiotico. L'insediamento è costituito nel suo insieme da varie unità interconnesse: queste si correlano attraverso gli elementi strutturali di congiunzione, che compongono una viabilità interna al centro polifunzionale tagliato da nord verso sud in due macro-aree raccolte attorno alle corti interne e collegate tra loro da percorsi coperti sopraelevati (come i passaggi pedonali e le passerelle). L'intervento si compone essenzialmente di cinque corpi (edificio uffici su tre livelli, edificio magazzini/museo, auditorium, asilo e edificio tecnologico/guardiania), accogliendo molteplici attività (come il magazzino per le materie prime e i campionari, l'area espositiva, gli spazi collettivi, lo showroom e l'auditorium multifunzionale). L'accesso mediano divide le due aree dell’organizzazione aziendale: il settore dei magazzini (a ovest) e il settore degli uffici (a est) che, ai livelli superiori, si estende con due collegamenti aerei (sovrapponendosi in parte ai volumi dei magazzini). Lo studio progettuale, concentrato sui criteri di modularità e di flessibilità sia sistemica sia spaziale, si determina rispetto all'articolazione di spazi autonomi e, nel contempo, collegati secondo un impianto planimetrico che gerarchizza gli spazi (di natura comunitaria e di natura privata). La progettazione esecutiva comprende l'analisi delle soluzioni costruttive e delle strategie finalizzate alla sostenibilità ambientale ed energetica: questo considerando un processo di elaborazione integrata rivolto alla concezione delle istanze architettoniche, alle modalità di riduzione dell'impatto ambientale e all'efficienza prestazionale dell'intervento. La progettazione delle strutture portanti è informata al metodo di calcolo degli stati limite in campo elastico lineare, sviluppato sulla base di un’analisi sismica di tipo dinamico modale e finalizzata a un'impostazione progettuale pragmatica nella scelta delle soluzioni. Queste sono diversificate secondo le esigenze relative ai parametri dimensionali, caratterizzati da luci notevoli per favorire la flessibilità degli spazi interni, e alla razionalizzazione sia delle interfacce tecniche sia delle sequenze costruttive. La specifica elaborazione esecutiva delle strutture metalliche si delinea in accordo alle esigenze di ordine compositivo ed estetico, che conducono all'ausilio degli apparati portanti metallici di calibrazione geometrica e costruttiva sebbene l'orditura principale sia in c. a. prefabbricato. L'accostamento all'interno delle interfacce tra i due materiali prevede la messa a punto dei capitelli metallici per accoppiare, con i gradi di vincolo attesi, gli elementi strutturali multi-via. L'elaborazione esecutiva delle chiusure verticali considera la logica polifunzionale dell'intervento, nel rispetto dell'identità dei singoli corpi edilizi e delle diverse destinazioni d'uso, proiettando la composizione, sia di insieme sia specifica, verso la correlazione con l'intorno ambientale e percettivo. La sintassi morfologica e costruttiva assume le procedure di coordinamento fisico, connettivo e materico tra diverse soluzioni sia di facciata sia di rivestimento, attraverso la proposta della combinazione tra i tagli opachi orizzontali e le superfici vetrate, costituite dai sistemi di facciata continua, dotati delle finestre apribili.

"Tecniche esecutive". Raccordi metallici e variazioni connettive di facciata

NASTRI, MASSIMILIANO
2012-01-01

Abstract

L'articolo esamina la costruzione dei nuovi Headquarters Diesela Breganze (Vicenza), progettati da Pierpaolo Ricatti, realizzati quale complesso terziario nella forma di un "polo industriale" che si relaziona con l'ambiente in un rapporto simbiotico. L'insediamento è costituito nel suo insieme da varie unità interconnesse: queste si correlano attraverso gli elementi strutturali di congiunzione, che compongono una viabilità interna al centro polifunzionale tagliato da nord verso sud in due macro-aree raccolte attorno alle corti interne e collegate tra loro da percorsi coperti sopraelevati (come i passaggi pedonali e le passerelle). L'intervento si compone essenzialmente di cinque corpi (edificio uffici su tre livelli, edificio magazzini/museo, auditorium, asilo e edificio tecnologico/guardiania), accogliendo molteplici attività (come il magazzino per le materie prime e i campionari, l'area espositiva, gli spazi collettivi, lo showroom e l'auditorium multifunzionale). L'accesso mediano divide le due aree dell’organizzazione aziendale: il settore dei magazzini (a ovest) e il settore degli uffici (a est) che, ai livelli superiori, si estende con due collegamenti aerei (sovrapponendosi in parte ai volumi dei magazzini). Lo studio progettuale, concentrato sui criteri di modularità e di flessibilità sia sistemica sia spaziale, si determina rispetto all'articolazione di spazi autonomi e, nel contempo, collegati secondo un impianto planimetrico che gerarchizza gli spazi (di natura comunitaria e di natura privata). La progettazione esecutiva comprende l'analisi delle soluzioni costruttive e delle strategie finalizzate alla sostenibilità ambientale ed energetica: questo considerando un processo di elaborazione integrata rivolto alla concezione delle istanze architettoniche, alle modalità di riduzione dell'impatto ambientale e all'efficienza prestazionale dell'intervento. La progettazione delle strutture portanti è informata al metodo di calcolo degli stati limite in campo elastico lineare, sviluppato sulla base di un’analisi sismica di tipo dinamico modale e finalizzata a un'impostazione progettuale pragmatica nella scelta delle soluzioni. Queste sono diversificate secondo le esigenze relative ai parametri dimensionali, caratterizzati da luci notevoli per favorire la flessibilità degli spazi interni, e alla razionalizzazione sia delle interfacce tecniche sia delle sequenze costruttive. La specifica elaborazione esecutiva delle strutture metalliche si delinea in accordo alle esigenze di ordine compositivo ed estetico, che conducono all'ausilio degli apparati portanti metallici di calibrazione geometrica e costruttiva sebbene l'orditura principale sia in c. a. prefabbricato. L'accostamento all'interno delle interfacce tra i due materiali prevede la messa a punto dei capitelli metallici per accoppiare, con i gradi di vincolo attesi, gli elementi strutturali multi-via. L'elaborazione esecutiva delle chiusure verticali considera la logica polifunzionale dell'intervento, nel rispetto dell'identità dei singoli corpi edilizi e delle diverse destinazioni d'uso, proiettando la composizione, sia di insieme sia specifica, verso la correlazione con l'intorno ambientale e percettivo. La sintassi morfologica e costruttiva assume le procedure di coordinamento fisico, connettivo e materico tra diverse soluzioni sia di facciata sia di rivestimento, attraverso la proposta della combinazione tra i tagli opachi orizzontali e le superfici vetrate, costituite dai sistemi di facciata continua, dotati delle finestre apribili.
2012
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